Basta chiamate moleste, più tutele per i cittadini nei contratti luce e gas

In un post una nuova denuncia di “Siena Sostenibile! ma anche un richiamo alle nuove regole in vigore dal 1° luglio: più trasparenza, meno pressioni e contratti più sicuri

Le telefonate insistenti da parte dei call center che propongono contratti di luce e gas sono diventate una presenza costante nella vita quotidiana di moltissime persone. A qualunque ora del giorno, da numeri sconosciuti o mascherati, si viene contattati da operatori che propongono offerte, cambi di gestore, promozioni improvvise.

Se da un lato può capitare che alcune di queste chiamate portino a effettivi risparmi o condizioni migliori, dall’altro è innegabile che la frequenza, l’invadenza e spesso la scarsa trasparenza abbiano reso questo fenomeno una vera e propria forma di molestia quotidiana. Ne abbiamo scritto tempo fa e lo denuncia anche Siena Sostenibile, che si augura che il Governo trovi soluzioni efficaci per tutelare i cittadini, e lo fa proprio nel momento in cui una serie di cambiamenti normativi importanti sta per entrare in vigore.

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Dal 1° luglio 2025, infatti, le regole cambiano in modo significativo. Con una serie di provvedimenti approvati dall’ARERA e supportati da AGCOM, entra in vigore l’obbligo per le compagnie di fornire conferma scritta dei contratti telefonici. In pratica, se si accetta una proposta al telefono, il contratto non sarà valido finché non sarà trasmesso su supporto durevole, come un’email, un documento scaricabile o un messaggio chiaro e conservabile. Questo serve a mettere fine alla pratica delle attivazioni silenziose, a volte fatte senza che la persona abbia davvero compreso o autorizzato la modifica. Inoltre, tutte le comunicazioni relative a cambiamenti unilaterali delle condizioni contrattuali dovranno essere fatte con un congruo preavviso, che non potrà essere inferiore a tre mesi, salvo casi in cui la modifica sia interamente a favore del cliente. In caso di irregolarità scatteranno indennizzi automatici, senza bisogno di lunghe trafile burocratiche per far valere i propri diritti.

Ma le novità non si fermano qui. Un’altra questione cruciale è quella dell’identificazione delle chiamate. A partire da luglio, le compagnie telefoniche dovranno limitare l’uso di numeri stranieri e bloccare il cosiddetto “spoofing”, cioè la falsificazione del numero chiamante. Quante volte è capitato di rispondere a un numero che sembrava locale, magari iniziava con il prefisso della nostra città, e invece si trattava di un call center dall’altra parte del mondo? Con le nuove norme, questi escamotage dovrebbero diventare sempre più difficili da mettere in atto.

Parallelamente, anche l’obbligo di trasparenza nei confronti dei clienti viene rafforzato. I call center dovranno essere facilmente contattabili, garantire un numero minimo di ore di apertura e tempi di attesa accettabili. Inoltre, tutte le chiamate dovranno essere registrate e rese disponibili in caso di contestazioni. Una vera e propria rivoluzione che punta a riequilibrare i rapporti tra cittadini e fornitori di servizi essenziali come luce e gas, spesso gestiti con logiche troppo aggressive.

In questo contesto si inserisce anche la riforma delle bollette, che a partire dallo stesso 1° luglio saranno più chiare e leggibili. Il formato cambierà per renderle più comprensibili anche a chi non ha competenze tecniche: meno sigle oscure, più trasparenza su costi, consumi e scadenze. Una misura che, se ben attuata, potrebbe facilitare scelte più consapevoli e porre un argine alle false promesse che spesso arrivano proprio tramite telefono.

Il messaggio che arriva da queste novità è chiaro: basta con i contratti firmati sulla parola, basta con le telefonate moleste e le attivazioni non richieste. Finalmente si rafforza il diritto alla privacy, alla chiarezza e alla libertà di scelta. Ed è importante che anche i cittadini conoscano queste regole e imparino a riconoscere i propri diritti, senza cedere alla pressione o alla confusione. Perché in un mercato libero, la libertà deve valere per tutti, e non solo per chi vende.

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