Dopo i ballottaggi di domenica – https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2022/06/27/comunali-tommasi-sindaco-di-verona-il-centrosinistra-vince-nelle-principali-citta-_bbbe64a9-77fc-4af2-bd2f-3e0e584c5fc1.html -, vedrete che a Siena la “ricreazione finirà”…
Intanto nel Pd. Enrico Letta ha vinto – https://fb.watch/dVbbJDSDt3/ – e quasi certamente anche per il 2023 si farà come propone lui: profilo della candidatura a sindaco aperta, di spessore civico e schieramento più largo possibile. Con buona pace di chi vorrebbe un candidato di bandiera e un centrosinistra stretto.
Ma anche nel centrodestra si apriranno delle riflessioni. Quanto avvenuto a Lucca ha comunque un significato: https://www.luccaindiretta.it/politica/2022/06/26/ore-23-chiusi-i-seggi-inizia-lo-spoglio-lucca-sceglie-il-nuovo-sindaco/298236/. Se i Partiti tradizionali dello schieramento vorranno davvero rivincere, dovranno acconciarsi a sostenere, insieme alle liste civiche che si stanno organizzando attorno a lui, senza se e senza ma la ricandidatura di Luigi De Mossi.
Di più: dovranno provare a vincere al primo turno. Convincendo l’elettorato che altri cinque anni di amministrazione in continuità rappresentano la soluzione migliore per la città. Per farlo, De Mossi, o la sua struttura, dovranno più di quanto è stato finora comunicare quali sono gli obbiettivi e le realizzazioni del piano di governo di questa giunta, coinvolgendo i cittadini nella convinzione della giustezza del perseguimento dei medesimi e su un’idea di futuro di sviluppo coinvolgente e convincente.
Si, perché dovranno tentare di impedire che Siena finisca come le ultime volte al ballottaggio, perché allora quello che si aprirà sarà un vero e proprio terno a lotto, con l’ingresso nel gioco del Terzo polo civico (TPC) – ormai pronto alla tenzone con il proprio candidato che da settimane è uscito allo scoperto – che potrebbe scatenare “il tutti contro De Mossi”.