Giovani da istruire sulle donazioni

Per aggregarli nasce la Volunteering Academy. Ultima trasmissione della programmazione di Canale 3

Oggi, venerdì 27 ottobre, si è tenuto l’ultimo appuntamento su Canale3 del Festival della Salute. L’incontro – dal titolo “Si fa presto a dire “giovani”! Prove tecniche di ComunicAzione solidale tra Avis e Università” – ha avuto come tematica la donazione di sangue tra i giovani e la collaborazione tra Avis e UniSi. La puntata ha visto la partecipazione di Claudia Firenze (presidentessa di Avis Toscana), Greta Pieracci (Avis Regionale Toscana), Sara Mannino (Avis Comunale di Siena) e Stefania Lamponi (Università degli Studi di Siena).

A illustrare lo scenario delle donazioni a livello regionale è stata Firenze, che ha evidenziato un calo delle donazioni nel 2022 (8.000 unità in meno). Si è tuttavia registrato un dato positivo: la maggioranza dei nuovi soci del 2022 appartiene alla fascia giovanile, con una prevalenza di donne (53% tra i 18 e i 25 anni). Importante in questo senso è stato l’uso di linguaggi e di messaggi adatti a questo pubblico e la presenza di Avis nei luoghi frequentati dai ragazzi. Esempio concreto è il progetto lanciato in collaborazione con l’Azienda DSU, che ha permesso la distribuzione di mezzo milione di tovagliette targate Avis nelle mense universitarie e la presenza di banchetti informativi a cura dei ragazzi del servizio civile e dei volontari più giovani. Obiettivo finale è stato quello di trasmettere agli studenti l’importanza della donazione attraverso un dialogo tra coetanei.

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Sara Mannino e Greta Pieracci

Greta Pieracci ha poi spiegato il ruolo della Consulta Giovani di Avis regionale. Si tratta di “un luogo in cui i giovani si fanno portatori di una comunicazione adatta ai propri coetanei, ma anche uno spazio in cui è possibile cominciare a esperire la propria vita associativa, conoscendo persone della propria età che condividono lo stesso valore, e al contempo ampliare la propria conoscenza dell’Associazione in vista di poter essere la futura classe che porterà avanti le attività di Avis”. Peculiarità del gruppo è la presenza di persone provenienti da territori diversi: “è curioso come ognuno riesca a portare nella Consulta il proprio vissuto, facendo sì che le peculiarità di un territorio e le esigenze di gruppi più locali possano essere viste con gli occhi di chi vive l’Avis a livello regionale: si valorizzano le peculiarità di ognuno, cercando quelle che possono poi essere delle buone prassi per tutti”. Diventare parte dell’Associazione significa quindi trovare un luogo di scambio e confronto in cui sentirsi a casa.

Rispetto al rapporto con UniSi, gli ultimi mesi hanno visto l’offerta di varie attività, tra cui i corsi di primo soccorso e sull’uso del defibrillatore, in collaborazione con l’Associazione Siena Cuore. Le lezioni hanno riscosso successo e hanno permesso ai partecipanti di ottenere un attestato riconosciuto dalla Regione e un open badge sulle competenze trasversali. Lamponi ha commentato: “il messaggio che l’Ateneo vuole trasmettere ai giovani è che l’università non è solo il luogo dove si acquisiscono nozioni, ma anche in cui si cresce come cittadini e dove si viene sensibilizzati ad attività importanti”.

In merito al futuro, Mannino ha accennato alla Volunteering Academy, un progetto che verrà lanciato a breve e che permetterà allo studente di partecipare attivamente all’interno di Associazioni di volontariato come Avis, ottenendo CFU. Mannino ha commentato: “Abbiamo deciso di avviare un percorso non solo di informazione sulla donazione, ma con cui i ragazzi si sentano più inclusi e mettano più radici nella nostra Associazione”.

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