Il civismo, delle città Toscane, quello di centrodestra, ha iniziato le prove tecniche per superare “l’orto di casa” (come ha scritto Sena Civitas) e provare ad unirsi intorno al prossimo candidato presidente della regione.
Vedremo, dopo la riunione di Pisa quanto filo avranno a disposizione per tessere la tela. Si chiama Rete Civica Toscana. Sicuramente è una rete che può contare su un numero significativo di città, sindaci e amministratori locali.
Il proposito è sfidante. Presuppone un centrodestra che, volendo davvero vincere, e non solo provarci, pensa che le liste civiche possano fare la differenza per legare territori e regione. Anzi pensa di partire proprio dal civismo, dalle sue buone pratiche.
Ma davvero i partiti di centrodestra sono pronti a giocare questa carta? Certo non dovranno rinunciare ai propri simboli ma dovranno lasciare più di uno spazio a forze e personalità eterogenee.
Quali ostacoli potrebbe incontrare questa operazione? Non certo da Fratelli d’Italia. E neppure da una Lega che si sta ritagliando un ruolo estremo. Più complesso probabilmente il rapporto tra civismo e Forza Italia.
Sbagliamo a pensare che molto civismo di centrodestra, nei territori, si è alimentato dalla crisi delle fila berlusconiane? E, sotto sotto potrebbero venire fuori frizioni e competizioni?
Un elemento aiuterà: la fine della fase “non c’è più destra e nemmeno sinistra” che ha consentito al civismo trasversalismi rocamboleschi. Le ideologie invece tornano ad essere un discrimine. Non a caso la tornata elettorale europea ha avuto un sapore maggioritario lasciando al palo diverse forze centriste.
Certo, per capire meglio bisognerà aspettare i ballottaggi di domenica 23 i cui esiti non saranno indifferenti per la prossima tenzone delle elezioni regionali. E’ un fatto però che per riunire i civici toscani il centrodestra non abbia aspettato la chiusura dei ballottaggi.
Probabilmente si voleva dare proprio il segnale agli elettori di non preoccuparsi troppo di “allineare” oggi comuni e regione.
Naturalmente il costruttore e garante di tutta l’operazione non potrà che essere il candidato che sfiderà Eugenio Giani. Non è detto che riescano nell’intento, ma è pur sempre un progetto ambizioso. O no?
Igor Zambesi
Le foto copertina sono tratte da foto pubbliche di facebook