Bonifacio VI, Papa per pochi giorni, originario di Rosia, anzi di “Rossia”

Bonifacio, nato forse a Rosia, presso Siena, da un vescovo chiamato Adriano (probabilmente appartenente alla casata dei conti Rossi, approdata in Italia al seguito di Carlo Magno) e vissuto nel secolo IX, morì a Roma il 26 aprile 896. Bonifacio fu prete del clero romano ed ebbe rapporti burrascosi con vari pontefici. Dopo la morte di papa Formoso, Bonifacio, quando era già anziano, oltre la settantina, l’11 aprile 896, fu a sua volta eletto papa dai cardinali, anche se l’elezione fu collegata ad un tumulto del popolo romano, e prese il nome di Bonifacio VI. Egli però, già molto malato, morì il successivo 26 aprile, per un letale attacco di gotta, e fu sepolto nel quadriportico dell’antica basilica di San Pietro. Esiste anche una versione per cui Bonifacio sarebbe stato assassinato da una fazione avversa, collegata ai cardinali che ne avevano ostacolato l’elezione. Rimasto in carica per soli 15 giorni, il suo è stato uno dei pontificati più brevi della storia. Dopo di lui, salì al soglio pontificio Stefano VI. Durante il pontificato di Giovanni IX, nell’898, l’elezione di Bonifacio VI fu dichiarata irregolare, ma Bonifacio viene comunque considerato il 112esimo papa della storia. Secondo alcuni antichi storici, Bonifacio non sarebbe stato nativo di Roma, ma di Rosia, presso Siena, e sarebbe comunque appartenuto alla consorteria dei conti Rossi, signori di Rosia, la quale non per caso, come scrive Girolamo Gigli, anticamente si chiamava “Rossìa”. E questo sarebbe da collegare alla via de’ Rossi presente a Siena, perché in quella zona i conti Rossi avevano i loro palazzi in città. Da ricordare che, stando a quanto scritto da Sigismondo Tizio, ma la cosa non ha riscontri documentali, la prima cattedrale di Siena sarebbe stata intitolata a San Bonifacio proprio in omaggio al papa senese Bonifacio VI.

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