Banche 2024: ottimi i ricavi e gli utili

Ora però occorre rispondere ai bisogni del paese reale con finanziamenti alle Pmi

Da un recente studio, della divisione analisi e ricerche del sindacato FABI, sui bilanci delle principali banche italiane risulterebbe che i segnali per la ripresa economica del nostro paese sono luci ed ombre. Ottimo andamento dei livelli occupazionali in crescita e delle esportazioni che collocano l’Italia addirittura al 4^ posto nel mondo.

Ristagnano invece gli investimenti produttivi, nonostante la misura industria 5.0 che come noto hanno bisogno in un sistema bancocentrico come il nostro, dei correlati finanziamenti degli istituti di credito.

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Le banche che godono ottima salute dal punto di vista economico (e questo è un bene per il Paese) vedono diminuiti complessivamente gli impieghi per finanziamenti alle PMI.

Le banche italiane hanno realizzato risultati positivi eccezionali: i primi 6 gruppi hanno raggiunto ricavi complessivi per 35 miliardi di euro con utili a due cifre di circa 13 miliardi.

Questi risultati sono frutto dell’aumento dei ricavi ma anche di una gestione molto attenta dei costi.

Secondo il sindacato Fabi si stima che i profitti lordi aumenteranno nel 2024 di 10 miliardi rispetto al 2023 che già aveva registrato un utile di oltre 40 miliardi.

Oltre i ricavi da tassi di interesse crescono i proventi e tutta la componente commissionale. Il conto economico dei principali istituti presi in esame dallo studio evidenzia che il conto economico è ben solido per coprire una scarsa crescita dei costi.

La maggior parte dei guadagni è concentrata nei primi tre gruppi bancari del paese ma tutti registrano risultati positivi con una crescita media oltre il 7%.

Con questi numeri e con l’anno 2023 molto positivo alle spalle i bilanci delle banche possono affrontare anche l’inversione della politica monetaria sui tassi.

L’analisi della Fabi ipotizza 45/50 miliardi di utili lordi a fine anno con una crescita dei dividendi anche per gli azionisti.

In questa positività che riguarda il sistema creditizio italiano rimangono due temi aperti ai quali speriamo che il sistema dia risposte positive nell’interesse generale del nostro Paese.

Il primo è quello fondamentale del necessario finanziamento alle PMI, oltre che alle grandi imprese, per accompagnare gli investimenti produttivi per rilanciare economia e sviluppo produttivo.

Il secondo è quello di razionalizzare le chiusure degli sportelli che comporta una diminuzione dei servizi bancari essenziali per famiglie e imprese.

Su questi due temi importanti il sistema creditizio e le autorità monetarie devono produrre iniziative concrete di sostegno alla base produttiva composta principalmente di piccole e medie imprese meritevoli che debbono essere accompagnate nei loro investimenti.

Occorre contribuire a far crescere le aziende e la creazione di valore per tonificare un tessuto economico che ne ha profondamente bisogno.

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