Imprese e digitalizzazione

E’ in atto una riorganizzazione delle strutture aziendali

Riceviamo e pubblichiamo un’anteprima di Leasing Magazine a cura di Mario Sabato, Financial & International Consultant

La trasformazione digitale è una sfida molto importante sia nel largo segmento italiano delle PMI sia per le grandi imprese. In un mondo che cambia molto velocemente, anche le figure professionali si devono evolvere, arricchendosi in termini di competenze professionali e competenze, di skills e strumenti che permettano di governare i cambiamenti.

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Lo scenario ormai attuale è quello della digitalizzazione, nel quale lo spostamento dal fisico all’online, ha contribuito alla creazione di figure sempre più centrali ed indispensabili. Digitalizzare in un’impresa qualsiasi non può solo significare spedire ad esempio una e-mail al posto di una lettera commerciale di sviluppo lavoro, ma significa adattare i processi aziendali alle esigenze imposte dall’era digitale, nella quale velocità di esecuzione e soprattutto efficienza, rivestono ormai ruoli indispensabili.

Quanto precede sotto intende un complesso percorso di riorganizzazione aziendale ed anche di formazione del personale. Va infatti fatto comprendere al management aziendale in primis, che non si tratta di investimenti economici superflui ma propedeutici a far aumentare la performance aziendale, sfruttando adeguata- mente le neo-opportunità tecnologiche. Ma vi è di più: la digitalizzazione per descriverla in breve, prevede l’implementazione di soluzioni digitali come l’automazione, l’analisi dei dati e l’introduzione dell’intelligenza artificiale per ottimizzare i processi aziendali, migliorando quindi la comunicazione e favorendo l’innovazione.

Quindi il responsabile aziendale potrà coltivare “in casa” manager con competenze digitali, attraverso formazione mirata oppure rivedere strategie aziendali ed assumere dal mercato professionisti esperti nella digitalizzazione. Da notare che lo sforzo del cambiamento aziendale verso la digitalizzazione inteso come una delle tante sfide imposte dal particolare periodo storico che attraversiamo, dovrà prevedere anche l’introduzione nell’impresa, di tecnologie che dovranno far eliminare la carta esistente (documenti tipo cartelle, faldoni eccetera) in favore di elaborati, cartelle elettroniche il tutto gestito ed anche archiviato unicamente a PC.

Un segnale interno all’azienda, che questa è si attenta e mira alla trasformazione digitale, sarà la progressiva scomparsa sulle scrivanie degli addetti ai lavori del supporto cartaceo, a beneficio di una rete informatica aziendale, dove tutti i dipendenti condividono on line via PC le informazioni utili a rendere il business realmente efficiente e veloce. Partire con un processo di digitalizzazione che consenta tra l’altro, a regime, il conseguimento della riduzione di tempo per conseguire i risultati auspicati, ha indubbiamente dei costi per l’impresa.

Per tale ultimo motivo, le istituzioni, tipo ad esempio il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), hanno da tempo in essere diversi tipi di aiuti economici/contributi a fondo perduto e non tassati, da richiedere con procedura informatica/PEC, dalle imprese micro e PMI, che possono avvalersi della consulenza specifica per l’innova- zione digitale, di un Innovation Manager incluso nell’apposito albo.

Utili al cambiamento saranno anche figure e ruoli di sviluppatori del software aziendale, analisti di dati ed esperti di sicurezza informatica. Certo tali fondi, messi a disposizione del MISE già da qualche anno (vedi elenco spese ammissibili sul sito del Ministero), appaiono irrisori rispetto alla domanda (anche potenziale) ma è sempre meglio di niente; anche alcune Regioni prevedono, attraverso programmi specifici, l’erogazione di fondi alle aziende interessate a questo ineluttabile processo di trasformazione digitale mentre varie banche offrono sul mercato finanziamenti ad hoc. Ultima considerazione a favore del cambiamento: l’obiettivo è di approfittare delle varie opportunità offerte dalla tecnologia per ottenere risultati aziendali certamente migliori del passato, in un mondo del business globale.

Mario Sabato

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