“La Felicità ? Ah, sì, quella che dura poco”

La Tristezza non ha fine, la Felicità sì, la Felicità è come una piuma, vola lievemente, ma ha vita breve … La Felicità è simile a una goccia di rugiada sul petalo di un fiore, brilla tranquilla, poi lievemente oscilla e cade come una lacrima d’amore … La Felicità della povera gente mi sembra la grande illusione del Carnevale, la gente lavora un anno intero e tutto finisce il mercoledì (il Carnevale di Rio è concentrato nei quattro giorni che precedono il mercoledì delle Ceneri, n.d.a.) (Vinicius, nel finale della canzone, mette da parte i pensieri pessimistici, magari anche reali, con alcuni versi dedicati alla sua donna, n.d.a.) … La mia Felicità sta sognando negli occhi della mia innamorata … Parlate piano, per favore, affinché si svegli allegra come il giorno, offrendo baci d’amore.

Antonio Carlos Jobim e Vinicius de Moraes scrissero A Felicidade (che nessuno se ne abbia a male se sottolineo che la pronuncia portoghese è Felisitagi), con altre musiche, nel 1958, per il film di Albert Camus Orfeo Negro (che al giorno d’oggi dovremmo chiamare Orfeo Nero per non essere tacciati di razzismo), che vinse la Palma d’Oro a Cannes e successivamente l’Oscar per il miglior film straniero nel 1959.

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Da parte sua, per quanto possa valere, il vostro Cacciatore di testi è, sì, dell’opinione che molto spesso la felicità ha vita breve, mentre certe “tristezze” sembra che non se ne vogliano andare mai, ma ritiene anche che se ognuno di noi si sforzasse di affrontare le difficoltà della vita con un pizzico (a volte anche due) di serenità, forse l’inarrestabile volar via dei fogli del calendario potrebbe avere tutto un altro colore…

A Felicidade - Vinicius - Toquinho - Maria Creuza

Alla prossima.

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