Il Festival della Salute sta per tornare a Siena. Dall’11 al 14 novembre. E’ la seconda volta per la nostra città, nel suo quattordicesimo anno di edizioni continuative. Anzi per sottolineare che l’epidemia è in contenimento, non solo a Siena sarà quasi totalmente in presenza, ma quest’anno è in doppia veste, sia a Siena che a Viareggio dove con il patrocinio di tutti gli enti, in primis la Regione Toscana, effettuò la sua prima edizione e dove sta per ripetersi dal 28 al 31 ottobre sul tema “Ambiente e salute”.
Per la nostra città invece il tema sarà simile a quello di un anno fa – “Scienza, ricerca e innovazione: la salute futura” – perché a troppe cose Paolo Amabile e Mario De Luca, gli organizzatori, titolari rispettivamente della Good Event Srl e dell’Associazione Eventi Diversi – dovettero rinunciare per portare a compimento un’edizione fortemente innovativa e di cui la logistica fu costretta a cambiare più volte.
Prendendo ad esempio alcune delle precedenti edizioni, il Festival della salute rientra in una tipologia di eventi fortemente ambiti dalle città che poggiano sul turismo gran parte della propria economia. Ravviva la bassa stagione, è attrattivo di ospiti esterni sia nel ruolo di spettatori che di ospiti intervenienti, offre una rara occasione di sensibilizzare la collettività su temi medici e scientifici, in primis la prevenzione. Unisce temi di importanza nazionale e internazionale a contributi di personaggi dello sport, della cultura e dello spettacolo.
Insomma, quando riesce, forma una coscienza comune ed è affatto invisibile al territorio perché lo rende protagonista con decine di eventi all’aperto e al chiuso, nelle sedi didattiche e di alto perfezionamento, utilizza le sedi più prestigiose e di richiamo che quest’anno saranno soprattutto il Teatro dei Rozzi, le Sale del Pellegrinaio e Italo Calvino al Santa Maria della Scala.
L’edizione programmata si baserà ancora sulla grande ricchezza che Siena ha mostrato di avere nel campo delle Scienze della Vita e certo sarà adeguatamente valorizzata l’alta specializzazione dell’ospedale cittadino. Dal Festival partiranno proposte verso le sedi governative regionali e nazionali e promette molto bene il capitolo sullo sviluppo dell’infanzia che intende aprire quest’anno.
L’invito a tornare fu pronunciato dallo stesso sindaco Luigi De Mossi nell’ultimo incontro del Festival e l’assessore Francesca Appolloni si è adoprata per mesi a curare i particolari organizzativi. Entrambi erano ben consapevoli delle difficoltà avute un anno fa per mettere in scena il Festival con il progressivo avanzare del colore delle zone di protezione sotto i colpi della pandemia. Fu lo stesso governatore della Toscana Eugenio Giani ad annunciare il secondo giorno di Festival l’entrata l’indomani in zona rossa che costrinse gli organizzatori a un ritorno precipitoso alle loro sedi per non rimanere obbligati ad ulteriori due settimane nella nostra città. Eppure tutto fu fatto in diretta televisiva, a disposizione gratuita di ogni cittadino. Gli echi del Festival arrivarono lontano, così come la consapevolezza dell’importanza di questa festa di cultura medica.
SienaPost intende sostenere questa manifestazione nel ruolo di mediapartner e da oggi comincerà una rubrica “Verso il Festival” in cui discutere e informare sulle anticipazioni del festival, sui temi connessi, sulle occasioni di valore per la cittadinanza. La prossima volta parleremo di Zorba, la trasmissione in streaming del bravo collega Franz Campi che da anni si accoppia al Festival.