Dieci anni passati in un ruolo di garante super partes cambiano definitivamente il tuo rapporto con la Festa, o almeno così è stato per me.
Cambiano le priorità di ogni momento della giornata rispetto a quando vivi il Palio, sia come contradaiolo che come dirigente, e ti consegnano una visione a volte perfino più poetica, a volte disincantata e scevra da quella sana retorica che usiamo mettere nell’enfatizzare aspetti anche al di là della loro reale valenza.
Questo non vuol dire che non continui a sentirti intimamente e profondamente legato alla tua contrada, ma scatta una sorta di antidoto che permette anche a chi ha avuto incarichi importanti e vissuto sana e autentica passione ad assumere un ruolo diverso.
E sinceramente preferisco che alla guida di questa macchina complessa, affascinante e non irreggimentabile, vi sia una persona che ha vissuto tutto questo e non si approccia alla Festa né con il terrore di ciò che può accadere, né con un atteggiamento asettico magari derivante dalla precedente poca frequentazione di questo territorio. Gli esempi del recente passato sono inutili: chi sa leggere e riflettere capisce bene cosa intendo, e parimenti non ho mai sopportato né mai sopporterò chi crede di usare o di controllare le contrade imponendo il proprio volere con quell’autoritarismo che nasconde profonda insicurezza e paura.
Senza ombra di dubbio il Sindaco Nicoletta Fabio sa muoversi nel terreno della Festa cittadina, la sua esperienza traspare dall’atteggiamento, dal linguaggio che ha utilizzato per la presentazione del Palio del 2 luglio e, sinceramente, ci è proprio piaciuto quel filo teso tra passato, presente e futuro che ha dipanato, parlando di identità, tradizioni e innovazione. Gli facciamo un sincero in bocca al lupo nell’interesse supremo della Festa e della Città e ci auguriamo che, toccando ferro e quant’altro, qualora ci fossero momenti complicati nessuno, come nel passato avvenuto troppo spesso, pensi di strumentalizzare il Palio a fini politici, perché non paga, anzi irrita alquanto.
Ci è piaciuta l’emozione mostrata e quel richiamo ai veri protagonisti, ovvero le Contrade, ritagliando all’Amministrazione Comunale il ruolo proprio di arbitro e organizzatore della Festa, direi facilitatore della Festa. Se il buongiorno si vede dal mattino ci pare che la mattinata sia iniziata bene. Buon lavoro al Sindaco e a tutta la macchina organizzativa e Buona Festa alla Città.
Maurizio Cenni