Riceviamo e volentieri pubblichiamo un’anticipazione del numero di ottobre di “Leasing Magazine” intitolata “Economia alimentare: consigli per gli acquisti” a firma del dottor Giovanni Balzano, viareggino, Dietista Nutrizionista e Personal Trainer(https://it-it.facebook.com/DottorGiovanniBalzano/).
In Italia la spesa media mensile pro capite dedicata agli alimenti è di circa 116,00 euro. È possibile minimizzare il costo della spesa alimentare senza rinunciare alla qualità?
Conciliare la salubrità della dieta con l’esborso economico per l’acquisto dei prodotti può apparire arduo, ma in realtà sono sufficienti pochi accorgimenti per mangiare meglio risparmiando.
Il primo consiglio è quello di erigere un piano alimentare settimanale (meglio, se possibile, prescritto da uno specialista come il Dietista o il Nutrizionista): sarà più semplice programmare una spesa consapevole e mirata all’effettivo fabbisogno, al contempo limitando l’acquisto di alimenti non salutari e non necessari.
Il secondo consiglio è quello di stabilire un budget settimanale di spesa. Dati Istat alla mano, gli italiani spendono in media poco meno di 30,00 euro a settimana per gli acquisti di genere alimentare. Predeterminando un budget settimanale di circa 25,00 euro è possibile fare una buona spesa e risparmiare ogni mese 20,00 euro, per un totale di circa 240,00 euro annuo a persona.
«I sapori semplici danno lo stesso piacere dei più raffinati» (Epicuro). Terzo consiglio. A parità di gusto, privilegiare la semplicità dei piatti è anche economicamente più conveniente rispetto a pietanze più elaborate, la cui preparazione potrebbe far superare abbondantemente il budget di spesa settimanale previsto oltre che incidere negativamente sulla salute. Con un programma alimentare settimanale è possibile scegliere ricette (massimo quattro o cinque ingredienti) con molti alimenti in comune. Acquistare grandi quantità di un prodotto vi farà risparmiare nel lungo periodo.
Fai la spesa quando hai la pancia piena! E’ il quarto consiglio. Può sembrare una sciocchezza, ma fare la spesa quando si è affamati può condurre a comportamenti irrazionali quali acquistare impulsivamente cibi non graditi e/o pianificati e dunque qualitativamente più scadenti, aumentando il costo della spesa.
Quinto consiglio: dai un’occhiata ai ripiani inferiori! La strategia di marketing dei supermercati prevede di disporre i prodotti più costosi nei ripiani più alti, all’altezza dello sguardo. Controlla i ripiani inferiori e troverai gli stessi prodotti ma a un prezzo inferiore.
Il prezzo lo detta il peso del prodotto e non l’etichetta! Da ultimo, quindi, il sesto consiglio: confrontare i prezzi dei prodotti a parità di peso farà risparmiare molto nel lungo periodo. Per i generi alimentari confezionati e venduti a peso, si dovrà verificare il “prezzo unitario”, che viene indicato in riferimento ad un’unità di peso standard solitamente pari a 100g o 1 Lt. Tale prezzo unitario, indicato nelle etichette espositive in secondo piano rispetto al prezzo di vendita del singolo bene alimentare, è imprescindibile metodo di raffronto per individuare il minor prezzo. Il pacchetto più grande, le offerte speciali o simili non sono sempre l’opzione economicamente più vantaggiosa. Una differenza che alla fine dell’anno può fruttare un gran bel risparmio.
Il filo conduttore dei consigli sin qui esposti è la finalità di educare il consumatore a prestare la dovuta attenzione nell’acquisto di alimenti di maggior valore qualitativo e nutrizionale, ossia di indirizzarlo verso scelte alimentari consapevoli e responsabili, dunque più salutari, e soprattutto più positive per il suo portafoglio. In conclusione, sì, spendere poco per mangiare bene si può: comprare meno prodotti, che siano di qualità e con l’accortezza del buon risparmiatore.
Dott. Giovanni Balzano, Dietista Nutrizionista
(le foto pubblicate sono tratte dal profilo pubblico su Fb del dottor Balzano)