“Permesso di Innovare, Permesso di Costruire. Un futuro possibile, tra conservazione e rigenerazione” è il tema del convegno che si terrà nella sede dell’Accademia Chigiana sabato prossimo, 26 novembre, alle ore 16. A promuoverlo Ance Siena insieme all’Interclub Rotary Siena, Rotary Siena Est e Rotary Valdelsa; i Comuni di Siena e di San Gimignano hanno concesso il patrocinio.
Le domande a cui si propone di dare una risposta sono le seguenti… Come/cosa saremo dopo il PNRR? A Siena saranno sufficienti questi milioni – per adesso 30 – per rigenerarsi? La trasformazione dell’ex carcere San Domenico eleverà San Gimignano a polo culturale-turistico? Quali riforme servono per continuare a crescere oltre il 2026?
Tanti i protagonisti del panorama istituzionale, sociale, economico; nazionale e locale. Dopo i saluti dei presidenti dei Club Rotary ‘Siena’ Duccio Panti, ‘Siena Est’ Mario Valgimigli, ‘Valdelsa’ Simone Hayek, il presidente Ance Siena Giannetto Marchettini spiegherà ‘Siena, un futuro da costruire adesso’; Francesco Karrer, già presidente Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, ‘Innovazione e città costruita’; Andrea Corsi, vice sindaco Comune di Siena, ‘Tra PNRR e Grandi Opere, Siena si rigenera’; Niccolò Guicciardini, vice sindaco Comune di San Gimignano, ‘San Domenico’, un recupero strategico per San Gimignano e la Toscana’. Poi, Stefano Maggi, ordinario Storia contemporanea Università di Siena, ripercorrerà ‘Siena e il suo territorio, dal 1900 ai nostri tempi’; Nicola Valente, presidente Ordine degli Architetti di Siena ‘La Sostenibilità della Rigenerazione urbana. L’importanza del progetto’, Francesco Alberti consigliere Inu Toscana ‘Il progetto della città pubblica per una nuova urbanità responsabile’. Modera Flavio Monosilio direttore Centro Studi Nazionale Ance, con Duccio Panti avvocato, conclude Simone Hayek ingegnere.
«La rigenerazione urbana non può che partire dalle persone – osserva Flavio Monosilio -: cambiano i nostri bisogni, rendendo necessario modificare i contesti dove abitiamo, viviamo e lavoriamo. La rigenerazione ha bisogno di un approccio integrato con un insieme coerente di regole che attivino processi complessi e trasversali».
«Occorre – dice Francesco Karrer – determinazione nella ricerca di nuovi processi e prodotti urbani ed edilizi capaci, anche nelle nostre meravigliose città storiche, di innovare in architettura e urbanistica. Questi metodi, alternativi al tentativo di riformare il consolidato sistema di regole giuridiche e tecniche, potranno portare ad una sorta di scontro con strumenti consolidati, come il permesso di costruire. Da ciò lo slogan di successo in altri paesi: permesso di costruire contro permesso di innovazione».
«In un momento cruciale, abbiamo voluto questo evento – spiega Giannetto Marchettini -, coinvolgendo imprese, Istituzioni, professionisti, per dibattere, anche in prospettiva locale, il tema della rigenerazione urbana nell’ambito del PNRR. Dal Governo, ci attendiamo subito misure per calmierare prezzi e costi, rimodulare il Superbonus. Sono a rischio molte imprese e la rigenerazione, perché il margine di investimento privato è insostenibile. È indispensabile una legge per la rigenerazione urbana consentendo alle realtà, come quella senese ricca di potenzialità, di esprimere le sue possibilità. Questo convegno potrà offrire chiavi di lettura e proposte per i nuovi paradigmi della riqualificazione urbana».
«L’azione Rotary è calata nel territorio e il nostro impegno per questa iniziativa, con gli imprenditori Ance, le Istituzioni, il mondo sociale, scientifico, economico, dimostra la scelta di presentarci uniti per essere più forti nelle situazioni che ci coinvolgono – dicono i presidenti Rotary Duccio Panti, Mario Valgimigli e Simone Hayek -. Degli oltre 1.150 siti identificati dall’Unesco patrimonio dell’Umanità, 4 sono in provincia di Siena. Occorre ripartire dalla Città, una governance con obiettivi e percorsi condivisi che responsabilizzi i cittadini, punto di partenza e di arrivo di ogni politica Rotary».
«Il PNRR costituisce una grande occasione per gli Enti Locali – afferma Andrea Corsi -. Il Comune di Siena ha ottenuto fino ad oggi il finanziamento di oltre 30 milioni di euro. Renderanno possibile un vasto piano di interventi che abbraccia tutto il territorio comunale: dal recupero di volumi nel centro storico, alle nuove infrastrutture nei quartieri di più recente edificazione; dalla realizzazione di percorsi per la mobilità dolce alla riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio scolastico. Questa pluralità di interventi dell’azione amministrativa costituisce un valore aggiunto per la Siena del futuro dove, con il divario tra centro e periferia sempre meno evidente, sarà vivere nella ‘città dei 15 minuti’. Il piano delle opere pubbliche non si esaurisce con il PNRR. La proposta del Parco delle Mura, elaborata dal Comune di Siena, è stata selezionata dalla Regione Toscana tra i 10 progetti che accederanno al Fondo europeo Fesr per una contribuzione fino a 10 milioni di euro. La strada per un futuro più efficiente e sostenibile è tracciata: la sfida dei prossimi anni sarà quella di realizzare ciò che su carta è già programma».
«Il recupero del complesso del San Domenico è una sfida eccezionale perché – spiega Niccolò Guicciardini – insiste interamente nel sito patrimonio Unesco di San Gimignano. Rappresenta più del 10% della superficie del centro storico. Restituire alla comunità e ai visitatori che arrivano da ogni parte del mondo, un bene del genere, è una svolta fondamentale per il futuro: per l’impatto culturale ed economico. La tipologia di percorso per centrare questo complesso obiettivo è molto interessante e rappresenta un modello nel vasto scenario».
Come si trasforma la città in un secolo? Da inizio Novecento – risponde Stefano Maggi -, Siena è molto cambiata, contappe di innovazione e di stagnazione: un divenire fra innovazione e conservazione. Da una città ‘cinta da vecchie mura’, che la separavano dal contado, si è passati alla città delle periferie: iniziate nel primo Novecento con San Prospero, proseguite negli anni ’30 con Valli e Ravacciano, si sono ampliate dagli anni ’60 con il Piano Piccinato, fino ad arrivare a una nuova città fuori le mura. Il territorio comunale è, però, rimasto di dimensioni ridotte. Negli ultimi anni, l’espansione urbanistica si è concentrata nei paesi della cintura, creando problemi inediti come la gestione della mobilità».
«Nel nostro periodo – secondo Nicola Valente -, si parla troppo spesso di sostenibilità, rigenerazione urbana, finanziamenti e fondi del PNRR, senza porre la giusta attenzione al progetto che dovrebbe consentirne la realizzazione e quindi esserne parte integrante. Occorre riconoscere l’importanza della stesura di un buon progetto: non sempre si concilia con le norme del codice degli appalti, la burocrazia e con i tempi ridotti che le amministrazioni pubbliche concedono ai progettisti. Questa incoerenza può compromettere la possibilità di sfruttare al meglio le risorse pubbliche a disposizione».
Il Service dell’evento, espressione dell’impegno dei Rotary Club, sostenuto da Ance Siena, sarà destinato a favore della Caritas e delle Figlie della Carità di S.Vincenzo de’ Paoli nella Casa di San Girolamo: si occupano dei ‘senza tetto’ e delle famiglie in difficoltà, emergenza che sollecita rigenerazione e coinvolgimento.