Batterie, cinque cadute e altre belle cose

Passerella di bellezza per Anda e Bola, Sanna il più in palla tra quelli che sperano

Cinque batterie che scivolano via regalando abbastanza per scriverci due note, ma senza colpi a sorpresa. Criptha, seppur ammessa, non arriva all’entrone, quindi le prime quattro sono di sette binomi e l’ultima di sei.

Sensazione, ma solo sensazione, è che cambia il mossiere ma i problemi sui tempi di abbassamento rimangono. Le mosse sembrano giovani, sull’ultima, la quinta, con due cavalli “con la D” agli steccati, la cosa diventa evidente. Uno nella falsa, uno nella vera, cadono entrambi. Il mossiere dirà dopo ai giornalisti che nulla prende per scontato e che a tutto sta attento: siamo sicuri che lo farà, anche se da domani cominceranno le capitanerie a voler precisare degli “incisi” perché ai canapi in genere si decide il doppio di quel che si decide in pista.

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I fantini che montano i 34 cavalli sono diciassette, quasi tutti giovanissimi con qualche marpione, alcuni di loro ne montano diversi e si bruciano/sostanziano in questi giri le loro ambizioni di avere un giubbetto in un “giochino” che da qualche anno, finito il valzer, non dà prime occasioni a giovani di bella presenza e certo allenamento.

Prima Batteria

Cominciamo con l’ultima cosa. Anda e Bola che concede un quarto giro dopo la vittoria scossa, quasi una passerella, di una bellezza rara. Che succederà ora? Difficile a dirsi… già era chiacchierata di rincorsa, non entra fluida e quando Grandine la spinge scarta, toccando il verrocchino e in parte saltandolo, il fantino che aveva bisogno di una ventata di ottimismo invece cade e i veterinari vorranno riesaminare bene la discepola del Milani.

Dai canapi vanno via Comancio, un “chiacchierato” in bene, e Dorotea. Al secondo giro sopraggiunge su di loro Anda e Bola che ha voglia di galoppare e non ce ne sono più per alcuno, cioè sì e no, perché chi guarda vede far cose buone a Bambolina.

Seconda batteria

Per la scuderia Milani forse un pensierino alle corse a vuoto di Ronciglione si potrebbe fare. Vincono scossi anche la seconda.

All’abbassamento l’atteso Benito batte a vuoto, mentre sono pronti Cassiox, Zenios, il grigio Caveau e la “piccola” Desiderata. Nella grande curva i primi due battagliano, al Casato è Caveau che passa, ma mezzo giro dopo quando decide di rialzarsi Cassiox torna in testa.

Si va al secondo Casato con Cassiox che controlla il galoppo di Desiderata e Dollaro in rimonta che tenta l’intentabile: basso e interno al Casato, scopre che le curve ad angolo retto non si fanno… Finisce per sbarrare per intero strada a chi l’aveva presa larga e nel rincalcone Puddu finisce a terra senza demerito particolare. Desiderata lasciata libera di correre va a vincere.

Terza Batteria

La decisione con la quale Tamurè porta fuori dai canapi il suo castrone sauro ci impedisce di leggere altro, Sanna su Zentiles non gliela vuol rendere facile e, complice il rialzarsi di Compilation, va in testa.

Al secondo San Martino passano nell’ordine Zentiles, Ardeglina e Canarinu. Che così concludono. Sempre un’intuizione: meglio il galoppo disimpegnato di Zentiles che quello raccolto di Ardeglina.

-Siena, Italia – August 13, 2024: Photo by Roberto Bassan – RBF

Quarta batteria

Forse, eccettuata l’ultima, la quarta è la mossa più giovane delle altre. Nelle premesse erano almeno in tre a non trovare il giusto atteggiamento tra i canapi. Fabbri porta via Chiosa Vince con un leggero vantaggio su Unamore che di lì a poco va a vincere la sua quinta batteria consecutiva.

Al secondo San Martino entra basso, troppo, Volcan e Cataldo Vicino finisce nel tufo. Sarà poi Volcan a chiudere dietro a Unamore e avanti a Corallo.

-Siena, Italia – August 13, 2024: Photo by Roberto Bassan – RBF

Quinta batteria

Orfana di Criptha è una batteria a sei partenti. Si rivede un cavallo amato – Remorex – che Veleno II tiene al canape meglio di altri. I due “cavalli con la D” si mettono in tono con l’irrequietezza generale.

Al primo abbassamento il mossiere annulla. Per terra rovina Don Rodrigo e il suo fantino. Al secondo abbassamento lo fanno Diocleziano e il suo fantino. Le ragioni? Canape tra i piedi, rapidi tempi di reazione, mossa forzata. Prende la testa Carontes che va a vincere davanti a Don Rodrigo che al terzo Casato sdruscia sull’esterno, ma completa la sua corsa.

Tanta gente, tanti giovani, bel momento di festa, per chi stava nel mezzo irrinunciabile l’ombra della torre in una giornata che forse mette pioggia, ma per ora è sole, tanto e di quello peso.

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