Biagi, il silenzio che si fa emozione

Preziosi acquarelli di fiori e frutta esposti nel chiostro di San Cristoforo fino al 4 agosto

Vorremmo cominciare da alcune delle molte belle parole con le quali Antonio Paolucci, già ministro della Cultura, ha descritto la sua pittura.

“In tempi dominati dalla dismisura, dalla brutalità e dal clamore – scrive lo storico d’arte scomparso all’inizio di quest’anno -, Fabrizio Biagi ha fatto la sua scelta dì arte che è anche, io credo, scelta di vita. Pensa che la pittura sia silenzio e contemplazione, guardare e capire in religiosa umiltà la terra di Siena per trasmettere a noi emozioni semplici e fresche come un mattino di primavera”.

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L’occasione per ricordare queste belle parole è la mostra “Locus amoenus: i giardini segreti”, aperta due giorni fa nel Chiostro di San Cristoforo. Anche quando ebbe a scrivere di lui il soprintendente del Polo Museale fiorentino nonché direttore dei Musei Vaticani, Fabrizio Biagi aveva dedicato una mostra ai paesaggi che l’hanno circondato.

Senese del Bruco, portiere dell’Ac Siena, quella che per noi era la Robur, negli anni ’70, Fabrizio Biagi esporrà fino al 4 agosto i suoi acquerelli con fiori e frutta grandi protagonisti.

Tutto ciò, fatevelo consigliare, è meritevole di una visita.

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