Bovalini e Fermi, gli appunti inediti di due geni

Ai Fisiocritici il 22 febbraio la presentazione del volume ritrovato causalmente

Perché fa notizia il ritrovamento casuale di un volume manoscritto di appunti di lezioni universitarie di un secolo fa di cui non si conosceva nemmeno l’esistenza? Per saperlo basta partecipare il 22 febbraio alle ore 17 alla conferenza “Enrico Bovalini, Enrico Fermi e il loro manoscritto di Chimica fisica ritrovato a cento anni di distanza” organizzata dall’Accademia dei Fisiocritici e dall’Università di Siena presso la stessa Accademia e trasmessa anche in diretta sul canale YouTube Fisiocritici Siena.

Aperta dai saluti delle professoresse Luana Ricci Paulesu dell’Accademia senese e Donata Medaglini Pro-Rettrice vicaria dell’Università, la conferenza, coordinata dalla professoressa Lucia Ciccoli, vedrà gli interventi di Enrico Bagni, autore del ritrovamento del volume presso l’Accademia delle Scienze detta dei XL di Roma, e di alcuni docenti dell’Università di Siena: Claudio Rossi, professore emerito di Chimica fisica, Emilio Mariotti, docente di Fisica, Renzo Cini, già professore di Chimica generale inorganica, e Lucia Bovalini figlia di Enrico. Previsto uno spazio anche per le testimonianze libere dei presenti che hanno conosciuto il professor Bovalini.

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Il ritrovamento del volume ha fatto scoprire che i due Enrico erano compagni di studi e che riproducevano i loro appunti presi alle lezioni del loro professore di Chimica fisica per poi venderli ai compagni, almeno secondo quanto scritto in una lettera da Fermi.

Di entrambi in seguito si sarebbe molto sentito parlare: Enrico Bovalini (1900-1977) sarà considerato il caposcuola della Chimica a Siena negli anni Sessanta. Divenne docente di Chimica all’Accademia Navale di Livorno ed ebbe incarichi alle Università di Pisa e poi di Siena dove fu anche Direttore dell’Istituto di Chimica Generale. Enrico Fermi (1901-1954) riceverà il premio Nobel per la Fisica nel 1938 e saranno legati al suo nome il fermio, il fermi, e i fermioni, rispettivamente un elemento della tavola periodica, una unità di misura delle lunghezze tipiche della fisica nucleare e una delle due categorie in cui le particelle vengono suddivise in base alla statistica quantistica cui rispondono.

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