Ciao Matteo, ciao, sii grande per Siena

Millenovecentoquattro mette a tavola le associazioni dello sport “sorelle” per propiziare le Paralimpiadi di Betti

Una cena ha sempre un valore in sé. Poi magari se la fai al Vecchio Tinaio di Brenna, in una splendida cornice di campagna senese, con ottimo cibo e ottimi vini, quest’ultimi degustati coi consigli del loro creatore: Ranuccio Neri dell’Azienda agricola di Campriano… Tanta roba.

Fosse finita qui sarebbe stata già sufficiente per parlarne e ricordarla. In realtà gli amici di Usd Millenovecentoquattro ci hanno messo altri due carichi sopra.

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La cena come occasione per incontrare Matteo Betti, atleta paralimpico senese – schermidore – alla sua quinta olimpiade, in procinto di partire per Parigi per difendere tanto la bandiera tricolore italiana che la balzana senese.

Una cena propiziatoria insomma a cui solo il tempo potrà darne ragione e dirne gli effetti. Intorno al tavolo, ben contati sin dal primo momento perché quelli erano i posti disponibili nell’aia, sessanta persone.

Tra questi i rappresentanti dell’Associazionismo sportivo senese che si è già riunito in Millenovecentoquattro con l’idea semplice che il futuro insieme potrebbe arrivare prima ed essere migliore.

Il dibattito, come si può fare in una cena, è stato unico. Saluti, ringraziamenti, tanti gli auguri a Matteo Betti ma anche uno scambio, flash di idee, tra i rappresentati di tante “sorelle” sulla crescita dello sport senese.

Qualcun altro probabilmente ne farà il resoconto del dibattito. Ma la cena in se è già stata un fatto da poter raccontare. Anzi, può diventare un format ripetibile.

Grazie agli instancabili amici di Millenovecentoquattro che trovano il modo e la maniera di riempire la fine di una calda giornata domenicale del 4 di agosto in una maniera davvero unica.

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