Le date e i luoghi di svolgimento dei congressi di Circolo; e le ultime “sofferenze“.
Pd, i congressi negli 8 circoli del Pd hanno inizio. Partiamo da qui. Dove, quando si tengono e cosa dovranno decidere. Sull’ultimo punto tutti dovranno votare per scegliere il Segretario dell’Unione comunale tra Salluce e Vigni. Non tutti invece avranno all’ordine del giorno l’elezione del segretario del Circolo. Si tratta di quelli di Due Ponti e Sant’Agostino perché non sono interessati da fusioni.
Il Congresso del Circolo S.Andrea – Colonna San Marco si terrà il 23 novembre – dalle 15,30 alle 19 – all’Arci di Sant’Andrea.
Il Congresso del Circolo di Logge del Papa – Valli – Coroncina si terrà il 25 novembre – dalle ore 16,30 alle 22 al Circolo Pd Le Logge.
Il Congresso del Circolo Due Ponti, si terrà il 26 novembre – dalle ore 17 alle 20 all’Arci Due Ponti.
Il Congresso del Circolo di S. Agostino, si terrà il 26 novembre – dalle ore16,30 alle 21 al Circolo Pd di Sant’Agostino.
Il Congresso del Circolo Palazzo Diavoli – La Lizza, si terrà il 27 novembre – dalle ore 17 alle 22 al Circolo Pd Palazzo Diavoli.
Il Congresso del Circolo Taverne d’Arbia – Isola d’Arbia, si terrà il 28 novembre – dalle ore 17 alle 20,30 all’ Arci di Taverne d’Arbia.
Il Congresso del Circolo Acqua Calda – Petriccio – San Miniato, si terrà il 29 novembre – dalle ore 18 alle 21,30 all’Arci di Fontebecci.
Il Congresso del Circolo Ravacciano, si terrà il 29 novembre – dalle ore 16 alle ore 21 all’Arci di Ravacciano.
Sicuramente tutti i 620 iscritti – hanno ricevuto i rispettivi inviti; ma quanti hanno programmato di parteciparvi? Quanti hanno realizzato che in questa e nella prossima settimana dovrebbero parteciparvi?
Più di un interlocutore ci ha fatto notare, ad esempio, come gli orari di svolgimento possano rappresentare un qualche impedimento alla partecipazione. E ci hanno aggiunto un “nonostante il regolamento regionale invitasse caldamente di svolgerli dopo le 18 e nel fine settimana”.
Sempre a denti stretti i nostri interlocutori ci segnalano che gli “inconsapevoli e disinformati” ci sarebbero eccome…
Poi c’è anche chi – avendo deciso di non schierarsi né per il Vigni e neppure per la Salluce – tenterà di intestarsi politicamente le assenze. Gioco non facile perché quì, con il voto segreto, contano i voti validi. Neppure le schede bianche o quelle nulle hanno un peso formale.
E poi, per intestarselo – il non voto – gli eventuali leader dovrebbero invitare esplicitamente a disertare se non le assemblee congressuali almeno la fase finale delle urne elettorali.
Un appello magari facile a dirsi che a farsi, e più difficile poi a gestirne le conseguenze. Potrebbe persino – considerato alla stregua di un proclama “antipartito” – irrigidire invece che invitare a riflettere.
Insomma se gli iscritti non sapranno mettere nelle corde del congresso una musica che ancora non c’è, il concerto rischia di essere pieno di stonature.
Con una maggioranza che ormai si crede tale – divisa al suo interno molto di più di quello che ora credono – e che procede a capo basso; una minoranza che afferma, inascoltata, le ragioni dell’unità, tocca davvero agli iscritti svolgere il loro ruolo di “proprietari del marchio”.
Comunque, alla fine, vada come vada, il Partito Democratico di Siena città sarà rappresentato in buona sostanza dalle idee di Salluce e Vigni. Almeno in assemblea comunale. Nei circoli magari qualche apertura potrebbe esserci… vedremo.
Dopo il trenta novembre conosceremo le proporzioni della divisione e capiremo come e se vorranno dialogare e come si rapporteranno al resto.
Dove il resto saranno gli iscritti che magari avranno parlato ma non votato; dove il resto sarà quella parte del partito rimasta silente e assente per qualsivoglia motivo; e soprattutto il resto sarà quella parte di elettorato senese che ancora consegna a Siena, al Pd, il ruolo di primo partito.