Congresso Pd: Passione Democratica c’è ancora!

In questa intervista Giovan Battista Zona, il promotore di Passione democratica e della candidatura Fabbrini, ne attesta l’esistenza in vita, lascia intendere la volontà di partecipare al congresso e l’intenzione di spingersi oltre (verso un’associazione? Chissà…)

Giovan Battista Zona, lo avevamo lasciato che scendeva in campo per indicare un candidato alla segreteria. Che è successo?

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“Tante cose. Abbiamo costituito un gruppo di iscritti che voleva andare oltre le solite aree pre-costituite, raccolto le firme per la candidatura Fabbrini, poi siamo cresciuti poiché Mazzini e parte di Ritroviamocipd ci hanno sostenuti e hanno aperto un dialogo. Con gli altri due candidati (Salluce e Vigni) solo incontri per ribadire la nostra volontà: candidatura unitaria. Eravamo a un passo…”

Si siete inciampati su un vostro stesso errore…

“Esatto, l’idea un po’ spontaneista che basti la volontà. Ma il nostro obiettivo era sincero. Riformare il partito, farlo restare di “tutti”, e cambiare il nostro rapporto con la città”.

Non siete riusciti a presentare la lista, ma non vi mancavano le firme. Avete sforato i tempi di consegna inviando due volte lo stesso file e perché avete trovato una porta chiusa non sapendo che dovevate prenotare… ma perché non avete fatto ricorso?

“Bella domanda. Noi facciamo un ragionamento politico… Pensammo che anche gli altri lo facessero. E in effetti da un candidato una disponibilità venne. Ma l’altra pensò bene di proporci l’inglobamento”.

“Speravamo – continua Zona – nel commissario e negli organismi superiori. Ma tutto è stato lasciato in mano alla Commissione. Tutti i tentativi fatti, compreso la raccolta delle firme in calce a una lettera alla segretaria nazionale sono stati vani”.

A questo punto? Che pensate di fare? Sciogliete le righe? Fate un accordo con uno o l’altra dei candidati? Il congresso si farà…

“Si, il congresso del Pd si farà, noi pensiamo nelle condizioni peggiori possibili. Con i Circoli modificati ad una manciata di giorni dagli incontri, da una pseudo e tardiva riforma. Con tante cose da chiarire. Con un Commissario che parla solo attraverso la stampa. Con gli organismi dirigenti superiori (provinciale e regionale) silenti e impotenti. Onestamente quale contributo possiamo realisticamente dare? Abbiamo incontrato sia Vigni che Salluce. I nostri voti interessano. Ma nessuno ci ha chiesto cosa avevamo scritto nelle linee programmatiche”.

Aventino dunque? Starete a guardare?

“No, Passione Democratica andrà avanti, stiamo valutando come, mettendo al centro la città, i cittadini”.

“Il Partito democratico – conclude Zona -, dopo il commissariamento semmai è peggio di prima. E sinceramente, alla fine barattare la nostra passione per un posto in un comitato di circolo o in una assemblea cittadina presumibilmente ancora più divisa e inconcludente anche no! Preferiamo utilizzare altrimenti le nostre energie, restando al servizio della città e non di pure pratiche di potere”.

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