Cuore e elasticità: è la Mens Sana che sta nascendo

Difficile mettere in fila i meriti dei biancoverdi. L’esempio assoluto di Daniele Marucci

Tre vinte ed una persa. E’ questo il ruolino di marcia della Note di Siena Mens Sana Basketball nel campionato di B Interregionale. Un ottimo inizio di stagione dunque, per una squadra che fino ad oggi ha “sbagliato” solo una partita, riuscendo nelle altre a portare a casa la “W” anche quando, come in casa con Arezzo e a La Spezia, ad una prima fase di partita in controllo aveva fatto seguito un quarto periodo un po’ più balbettante.

Le “Note” positive però sono molte e per stenderle su un foglio di carta, conviene partire da una delle cose che più fanno felici i tifosi biancoverdi, ovvero il CUORE.

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Questa Mens Sana per ora ha dimostrato di averlo, anche nelle difficoltà come a Legnaia, quando di quasi solo cuore era riuscita a riaprire una partita che sembrava morta e sepolta.

Storia vecchia come il mondo: oltre al talento ed alla tecnica è spesso proprio il CUORE a fare la differenza, quella voglia di primeggiare che può farti fare quella giocata decisiva anche quando la palla non entra. A La Spezia di giocate di questo tipo ce ne sono state diverse, soprattutto quando le energie hanno iniziato a scarseggiare ed i dettagli a contare il doppio se non il triplo.

Le prestazioni da copertina sono state quelle di Andrea Belli e Vittorio Tognazzi, autori di 51 punti in due. C’è la netta sensazione che dalle mani di quei due possa passare tanto – anche se non tutto come vedremo dopo – delle fortune (o sfortune) di questa squadra.

Belli ha segnato con continuità da fuori, Tognazzi invece ha attaccato spesso con successo la difesa avversaria, a dimostrazione di come anche le reciproche caratteristiche potrebbero davvero sposarsi alla perfezione. Sia l’uno che l’altro possono essere protagonisti anche con giocate inverse.

Buona presenza sulle due metà campo anche da parte di Gianluca Prosek – che a dire il vero non aveva iniziato benissimo, ma poi si è rifatto alla grande – con 17 punti e di Alessandro Pucci, al quale forse sono stati tolti due punti dal referto finale che dice 11 anche se riguardando la partita sembrano più 13 (7 nel primo tempo e 6 nel secondo).

Undici sono stati anche i punti di Daniele Marrucci le cui prestazioni sono sempre difficili da misurare con i numeri. Perché fa di tutto e di più. Porta palla e difende il miglior giocatore avversario, vola in cielo a prendere un rimbalzo ed arriva primo su una palla vagante. Ogni tanto si lascia trascinare dal suo istinto ma… averne di giocatori così… emblema della generosità allo stato puro e del coraggio, anche a prendersi responsabilità su fondamentali nei quali non si eccelle come in altri.

Finita qui? No. Perchè un contributo piccolo o grande, lo hanno dato anche tutti gli altri, da Ragusa a Pannini, passando per Sabia e Tilli. Ma una menzione la vogliamo fare in particolare per Matteo Neri, che per 45 minuti si è visto poco, almeno in attacco, ma nel secondo overtime ha forse fatto le giocate più importanti. La sua intelligenza cestistica non la scopriamo certo oggi, così come la sua capacità di fare tante cose bene. A La Spezia ha preso due rimbalzi cruciali e segnato due liberi per 6 punti dal peso specifico molto superiore al reale valore numerico. In attesa che la sua condizione fisica migliori “accontentiamoci” di un Neri chirurgico, decisivo con la sua esperienza.

Infine una chiosa. La sensazione che dà questa squadra è di poter avere davvero tante armi a propria disposizione, con almeno sei giocatori in grado di segnare e di andare in doppia cifra a ogni allacciata di scarpe.

Sarà importante saper gestire questa importante caratteristica, anche grazie al rinunciare a qualcosa di proprio per il bene collettivo. Se al Profeta Paolo Betti riuscirà questa cosa, allora la stagione della Note di Siena potrebbe farci vivere qualche bella emozione.

Il saper cavalcare cavalli diversi in base alla partita e agli avversari è caratteristica delle grandi squadre. E noi a Siena ne abbiamo viste parecchie. Capitava spesso ai tempi d’oro di vedere un tabellino con punteggi ben distribuiti e responsabilità che passavano in mani diverse in partite diverse.

Sbagliatissimo fare paragoni, ma viste le premesse e le caratteristiche di questa squadra, la sensazione che passi molto da questo aspetto, oltre che dal giocare sempre con energia, ci invade sempre più forte.

(Foto realizzata a La Spezia dalla Comunicazione di Mens Sana Basketball)

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