Domani i bianconeri tornano a casa. Magrini li vorrebbe tutti in tuta senza mandare alcuno in tribuna
Quando suona la mezza, sgocciola ancora all’impianto di Uopini; la conclusione di una mattinata fredda e piovosa. I ragazzi vanno alle auto, l’atmosfera è di curiosità e rilassamento, il lavoro per oggi è fatto, quello importante è concluso da settimane, domani, forse, partirà una diversa avventura.
Lamberto Magrini parla ai giornalisti con la stessa quiete. E ci dice che, soprattutto i giocatori della zona, al nuovo Siena Fc erano venuti volentieri per poter calcare l’erba dell’Artemio Franchi e chiamarla casa. Masini il primo di essi.
L’erba non è bella e in casa c’hanno da entrarci gli operai, però. La Commissione prefettizia ha autorizzato la gara ma non il futuro. E neanche c’è sicurezza sulla richiesta minima del presidente Giacomini… l’acqua calda. Comunque per domani ci si accontenterà; è stata una battaglia per il nuovo Siena avere lo stadio che gli spetta e, dopo la battaglia, qualcosa fuori posto c’è sempre. Omettiamo per un momento che non sono state le armi a ridurre il Franchi quel che è e che invece sono state incuria e burocrazia.
Il tempo per domani mette freddino, colpa dei venti da Nord, ma che probabilmente puliranno il cielo e all’ora della partita – le 15:00 grazie al fischio del signor Niccolò Monti di Firenze (uno dei guardalinee sarà Asia Giovanili di Arezzo) – ci sarà sole. Non sarebbe male, dai. Prevendita in corso da ieri, oggi e domattina continuerà al sottopasso della Lizza; cancelli aperti dalle 13:45, dalle 12:00 per gli striscioni. I prezzi sono: Curva Lorenzo Guasparri 10 euro, Curva Ospiti 15, Tribuna Coperta Laterale 15, Tribuna Coperta Centrale 20, Tribuna Coperta d’onore con merenda all’hospitality 30.
Senesi contro senesi. A qualcuno del Mazzola probabilmente farà specie vedersi rinchiudere sotto la statua della Santa, ma questo dice il Regolamento. Senesi contro senesi: i tre punti non servono né a chi gioca in casa, né a chi è ospite, però… E’ chiaro che se Argilli potesse mettere uno scalpo ai piedi di Presidente e presidentessa, potrebbe dirgli: vi ho fatto rispettare. Grandi persone i Pianigiani, tutti chiedono loro, ma pochi alla fine li rispettano come meriterebbero; e la politica non sia d’alibi.
Magrini, però, ha la squadra più forte e stimoli a mille di tutti i giocatori che al Franchi vogliono lasciare il segno, tanto da farlo dispiacere per chi sarà costretto a mandare in tribuna. Magrini ha già suggestioni e sogni che piacciono alla città, vorrebbe chiudere il campionato imbattuto; per lui un record, ma per la città qualcosa da ricordare. Perché il calcio ha memoria, le vittorie, le sconfitte, i traguardi… fra essi senz’altro la chiusura di questo campionato che merita di essere ricordata, soprattutto per quanto si è sofferto e faticato fuori del campo.
Poi la promozione ti porta altrove, perché il campionato di Serie D – l’ultima volta che s’è fatto abbiamo chiuso come campioni d’Italia – è altrove rispetto l’Eccellenza. Moltissime cose cambieranno anche per giocatori e tecnici. Al mister chiedono se resterà qua perché è stato argomento in settimana. Fa un grande discorso la cui sintesi sembra la seguente: io qui sto bene, mi fido della società, andrà firmato un diverso documento, sono a disposizione, guardate che anche con il diesse c’è da rifar tutto. Quest’ultimo è segno evidente che per l’anno che viene a qualcuno hanno già guardato, probabilmente a qualcuno che, giovane e promettente, quest’anno ha giocato contro di noi.
Al Siena Fc e la sua organizzazione “light” hanno fatto un gran bene le serate in contrada che da qualche settimana sono a ciclo continuo. Ha avvicinato i ragazzi a un clima, a un’atmosfera che non può non piacere. Giovedì erano in Giraffa, bei Palii e belle donne, la società ha appena diramato un comunicato di ringraziamento rivolto all’onorando Gianni Mazzoni, al vicario Anna Pasquini, al presidente di società Angela Noferi e chiaramente tutti i presenti.
E pensare che questo avviene dopo tutto l’avvelenamento di pozzi praticato da l’ex patron Montanari. Ci fa sorridere il commento che in settimana di lui hanno fatto a Legnano dopo che il Forlì ha buttato fuori la Victor San Marino dai play off: “Sarà sfortuna, sarà banalmente sfiga, ma certamente quello che Emiliano Montanari tocca a livello calcistico si trasforma nel nulla cosmico col rischio concreto del fallimento sportivo dietro l’angolo”.
La Società accetta la scommessa del Franchi domani. Avverte tutti che farà il possibile, ma chiede di ricordare che il via libera all’utilizzo del Rastrello è stato dato due giorni fa. E dello stadio probabilmente non sono riusciti neanche a trovare le chiavi di tutte le porte e degli ottanta varchi da presidiare. Ci sarà molto da parlare con il Comune, dopodomani: sarebbe davvero un gesto di incredibile generosità se il Presidente Giacomini lo volesse accettare così com’è, ma la sua abilità per la finanza ce lo fa dubitare. Fra Franchi e Bertoni, a fare le cose benino, ballano almeno 4.000K.
Per ultimo il campo, l’idea del mister era di ringiovanire il dietro, ma gli serviva un Candido al cento per cento che invece si è allenato poco e male per un raffreddamento. Dice che non gli garantisce i novanta minuti e per questo probabilmente rigiocheranno i soliti.
L’augurio è che domani sia una giornata di vera festa sportiva. Gradito l’entusiasmo, sgradito l’eccesso di protagonismo. Perché chi prende possesso del Franchi è la Società Siena Fc – e in immagine traslata la città tutta -; tutti gli altri lo fanno come gradito seguito.