Coach Betti ammette. Una per volta per meritarsi Gara5. Qualche timore per la probabile festa Costone a fine partita
Ci pareva di aver sentito male, invece no. Coach Betti per la prima volta ha detto chiaramente di voler vincere. Giocare una partita per volta. Il desiderio di mandare la sfida a Gara5…
Il fatto è che se i mensanini a inizio anno erano scolaretti per i quali la Fides Livorno era una “corazzata” e le finaliste di Coppa Toscana – Costone e Montevarchi – soggetti di un altro mondo… in questo campionato sono cresciuti, si sono forgiati, sono diventati adulti. Tanto adulti da poter pensare che ora l’impresa va tentata. Domani per guadagnarsi Gara5. Un passo alla volta.
E’ un fatto nuovo, per noi. Sia con San Vincenzo che con il Costone finché l’idea di poter vincere non è stata digerita, la Mens Sana Note di Siena è stata nemica di se stessa. La palla è diventata pesante e i finalizzatori si sono ridotti.
Non sappiamo se il gomito di Puccioni sia stato benedetto, ma introduciamo un altro elemento religioso. Coach Betti, Paolo, dai. Hai visto che giorno è domani? Ventidue di maggio, Santa Rita da Cascia, la santa dei casi disperati e delle missioni impossibili. Rendici liberi dalla presente afflizione, allontana l’ansietà, che preme così forte sopra il nostro cuore.
Omissis… lasciala per favore sul cuore dei nostri avversari che altri santi hanno su cui contare. Perché di fatto l’una e ultima, il match point, domani, alle 20:45 al PalaEstra, è per il Costone. Una vittoria ancora e sarà finita, una vittoria ancora e saranno cinque a uno i successi sui biancoverdi quest’anno, e quasi dieci da quando la Mens Sana è nuovamente ripartita.
Una supremazia agonistica evidente che tuttavia rimane fine a se stessa perché il Costone non sarà mai fenomeno collettivo finché non cambierà drasticamente la propria natura. Il ritorno del popolo biancoverde a Palazzo ha già avuto un effetto, quello di riportare l’attenzione dei media su questo sport. E questo, anche se si vuole gridare il contrario, avvantaggia tutti, Virtus, Libero, Maginot, Cus, Costone, Monteroni etc. E’ il movimento che torna a crescere, ma sulla “questione del risiko e sui carrarmatini” torneremo, ora…
Abbiamo una preoccupazione. La rivolgiamo a Emanuele Montomoli, il presidente. Le tue parole scritte in questi giorni Toni restano incancellabili: il sesto uomo, il rispetto, il PalaEstra casa della Mens Sana. Domani quando avrai vinto, i primi cinque minuti sul parquet saranno tuoi e della meritevolissima squadra che hai messo in campo. E se non si sarà aggiunto altro alle frizioni con coach Tozzi e Zeneli, magari vi verrà tributato onore anche dagli avversari… Poi, andatevene a festeggiare a Montarioso o dove preferite, avrete tutto il tempo per fare cene e cortei della vittoria. Senza il crisma dell’ufficialità quello sarà il momento in cui il pubblico mensanino scenderà anch’esso in campo per ringraziare la squadra per un campionato molto al di sopra delle aspettative.
Consigliamo di evitare di confondere diversi umori sullo stesso terreno. I social in questi giorni si sono infiammati troppo e spesso irragionevolmente. Sono tuttavia lo specchio di una società che ci è vicina, e probabilmente presente domani sera a Palazzo.
Dopo Gara 3 abbiamo stentato a trovare i temi tattici da disvelare. Ormai le squadre si conoscono. Gli stessi giocatori comprendono quale lato lasciare meno presidiato. Una bella zona, un’indovinata marcatura, frutta al massimo un vantaggio di sette punti che dopo il primo time out viene annullato. Niente diventa definitivo. Ma non è legge, magari stasera lo diventerà.
I due allenatori a partite riviste. Coach Betti dice che non pensava che alcune azioni fossero state così limpide come le ha riviste, coach Tozzi fa complimentoni anche agli avversari, torto suo di non aver usato le riserve finora. Tutti presenti i giocatori delle due squadre, almeno stando alle anticipazioni. Banchi dovrebbe tornare ai suoi ritmi, mentre la Note di Siena spera di ritrovare Prosek che ha lasciato gli antibiotici ieri e quindi, da ieri, dovrebbe aver cominciato a smaltire tossine. Quanto servirebbe il suo tiro morbido dalla lunetta. C’è anche da dare una pacca per complimentarsi con Brambilla che sta giocando tutta la serie con un piede lesionato.
Di certo ancora una gara, molto difficilmente due, poi sarà l’ora di brindisi e polemiche. Bello il Palazzo così, grazie Comune di Siena per aver posposto la ripresa dei lavori a giugno perché diversamente, giocando da una sola parte, con un’unica gradinata, questo pubblico clamoroso non l’avremmo comunque rivisto.