L’on Laura Boldrini in visita a Siena affronta due delle emergenze della Città: “Beko” e “richiedenti asilo”

Ne parliamo con Giulia Mazzarelli, Capogruppo Pd in Consiglio Comunale

Con Giulia Mazzarelli, capogruppo Pd in consiglio Comunale facciamo il punto della visita a Siena dell’On. Laura Boldrini, eletta in questo territorio.

Giulia, venerdì, hai accompagnato l’on. Boldrini in una sua visita a Siena. Si è trattato di un’immersione in due delle emergenze della città…

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“Sì, con Rossana Salluce e Anna Ferretti, ho accompagnato l’On. Laura Boldrini ad un incontro al presidio della Beko. Un messaggio chiaro di solidarietà e la promessa che il Partito Democratico continuerà ad essere presente incalzando il Ministro Adolfo Urso a dare risposte chiare ai 299 lavoratori e lavoratrici del sito di via Toselli”.

“Il contenuto della Golden Power – continua Giulia -, finalmente svelato durante l’ultimo question time in Parlamento, ha purtroppo confermato le preoccupazioni di questi ultimi mesi: non è uno strumento che obbliga l’azienda a tutelare i livelli occupazionali e produttivi. Nei prossimi giorni saranno tanti ancora gli appuntamenti da seguire e sostenere, tra cui il prossimo lunedì l’intervento della segretaria nazionale Elly Schlein alle 11.30 ai cancelli di Beko. La battaglia per mantenere attivo lo stabilimento industriale di via Toselli è anche la nostra battaglia e quella di tutta la città”.

Nel pomeriggio poi avete affrontato il tema dei richiedenti asilo a Siena...

“Sì, lo abbiamo affrontato, incontrando le associazioni della Rete SiSolidal alla Corte dei Miracoli, in seguito all’appuntamento di Laura Boldrini con la Prefetta e con il Questore, che si sono entrambi impegnati ad attivarsi con maggiore impegno verso la risoluzione del problema, partendo dallo sveltire le pratiche burocratiche di formalizzazione delle domande di asilo”.

“Sono tante le criticità da risolvere – specifica -, come è evidente i posti disponibili nei CAS non sono sufficienti. Laura ha poi a lungo parlato con i ragazzi pakistani e con le associazioni. É necessario che tutte le istituzioni si attivino per trovare una soluzione. Quaranta dei ragazzi stanno continuando a dormire nella sede di rifondazione comunista e come ha giustamente affermato Laura Boldrini «non è dignitoso ne per lo Stato, ne per il territorio senese lasciare che queste persone dormano nei garage o all’agghiaccio”.

Giulia Mazzarelli

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