Mazzini, nel Pd sono un candidato di sacrificio

L’ex assessore lavora perché il Partito non ripeta i propri errori. Letta la nota di Fabbrini… gli strizza l’occhio

Con Paolo Mazzini non c’è bisogno di presentazioni, veniamo al sodo e parliamo ovviamente del Pd senese. Per farlo bisogna sottrarlo all’atmosfera ancora festante di Malborghetto, dove non c’è solo piacere, ma anche ritrovata consapevolezza dell’essenza senese.

Quattro candidature per la segreteria del Pd della città. E tu sei una di queste. E’ segno di vitalità?

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“Diciamo che la trovo più una situazione grottesca. Tutta rivolta all’interno, alla necessità di “marcare le truppe” e di mantenere posizioni. E ripercorrerebbe pari pari i disastri degli ultimi congressi, con maggioranze risicate e divisioni costanti. Sono mesi che con amici e compagne cerchiamo di costruire un lavoro unitario, che chiediamo di ragionare su programmi, idee, futuro, non solo per il PD ma soprattutto per la città. Invece, nonostante le parole del Commissario, il terreno proposto da chi “detiene il marchio del Partito”, è stato solo e ancora una volta quello dei nomi, con una specie di prendere o lasciare”.

Dunque ti proponi ma senza ambizioni…

“Diciamola così. Se per partecipare – fosse solo per rompere il gioco dall’interno – queste sono le regole, allora non puoi far altro che prestarti, metterti a disposizione. Del resto non è la prima volta che, per cosi dire, mi offro in sacrificio. Mi piace ricordare agli smemorati e ai nuovisti che nel 2010 mi proposi in alternativa a Ceccuzzi come possibile candidatura a Sindaco: fu veramente un sacrificio, ma feci bene a farlo”.

Paolo Mazzini nel giro di onoranze alle consorelle della Contrada Capitana

Andrai fino in fondo?

“Beh, le amiche e compagni di Ritroviamocipd stanno raccogliendo le firme necessarie, il 30 ottobre è qui, domani; e noi siamo sempre fiduciosi. Non lavoriamo per la gloria di qualcuno, vogliamo smontare una situazione che ci sta conducendo a ripercorrere gli stessi errori del passato recente, ma se individueremo un passaggio per impedirlo, per far riprendere un cammino ordinato alla comunità del Pd, lo prenderemo senza esitazione. Altrimenti tireremo diritto!”

Non vuoi dirci di più?

“Sto leggendo la dichiarazione di Piero Fabbrini e la trovo interessante e pienamente condivisibile… Potrebbe anche essere che il lavoro di questi mesi non sia stato tutto tempo perso… Vedremo, a breve”.

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