Mens Sana, la parola chiave è una sola: Energia

La ricetta biancoverde per competere con le big. Costone batte la Virtus

Già l’energia, il massimo sfogo che una squadra sul parquet può esprimere. Si può infatti parlare di tanti aspetti del gioco, della maggior o minore precisione al tiro, di tattiche e schemi… Ma ciò che davvero fa la differenza è l’energia.

Energia è il modo in cui aggredisci partita ed avversari, in cui anche inconsciamente mandi messaggi chiari a compagni, ambiente ed avversari. Il basket è uno sport di contatto e per questo, pensare di giocare senza energia, equivale a non competere al massimo delle proprie possibilità.

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Mercoledì sera al PalaSclavo la Note di Siena Mens Sana Basketball ha giocato con grande energia, e seppur peccando ancora un po’ di precisione al tiro ha compensato alla grande mettendo il doppio dell’intensità di una Cecina che in pratica è rimasta in partita per solo 15 minuti.

Bravi i ragazzi di coach Betti, sì sempre loro, gli stessi che appena 72 ore prima erano sembrati spompati e privi di forze al PalaFilarete di Legnaia, presi a pallate da una squadra che invece di energia ne aveva da vendere.

Possibile tutto questo? Ebbene si. Possibile subire contro una squadra di talento come Cecina soli 56 punti in 40 minuti e 57 in 20 minuti a Legnaia? Si è possibile. Perché non di solo talento si vive su un campo da basket (e forse anche nella vita).

Finita la parentesi di filosofia applicata al concetto di energia, torniamo sul campo: bene l’approccio della Mens Sana, in un mercoledì che comunque ha convinto molti appassionati biancoverdi a venire al PalaSclavo per il turno infrasettimanale (1100 spettatori). Bene il secondo quarto, nel quale i ragazzi di coach Betti hanno dato la prima spallata alla partita. Benissimo il terzo quarto, dove alla spallata ha fatto seguito un pugno in faccia. Bene anche il quarto, quando con l’aiuto di tutti non si è permesso all’avversario finito KO di rialzarsi da terra.

Ha funzionato quasi tutto, soprattutto in difesa, dove Marrucci era ovunque, ma tutti hanno dato una mano preziosa, nonostante Prosek e Belli siano stati molto penalizzati dai falli. Impossibile trovare però un biancoverde che non sia andato oltre la sufficienza. Perché anche chi ha segnato di meno si è sbattuto molto, confezionando per i compagni prelibatezze da scartare e assaporare insieme ai 1100 di cui sopra.

Bene Vittorio Tognazzi che a fine partita ha detto che coach Betti gli chiede di pensare più da playmaker. E’ vero e a volte si vede. L’istinto primordiale lo porterebbe spesso a fare altre scelte, ma si capisce che l’idea, che potrebbe davvero fargli fare il definitivo salto di qualità, è quella di provare ad essere più “inclusivo”. Anche perché nel roster il talento non manca.

Mercoledì sera è toccato anche a Pucci salire agli onori delle cronache con 16 punti, che sarebbero potuti essere anche di più se all’ottimo 3/5 da 3 punti avesse aggiunto un altro paio di canestri dalla media, il suo “masterpiece”.

Una menzione speciale però la merita un ragazzo che nelle prime due partite aveva fatto un po’ fatica, a tratti sembrando un po’ insicuro e spaesato. Jacopo Ragusa è un giocatore importante per questa squadra e mercoledì sera lo ha fatto vedere, con una prestazione solida, impreziosita da 15 punti, 10 rimbalzi e 20 di valutazione, a cui ha aggiunto un sacco di altre cose che nelle statistiche non si vedono ma aiutano a far vincere le partite.

Tognazzi lo ha detto davanti ai microfoni “sono contento per Jacopo Ragusa”, la squadra lo ha “celebrato” bene, così come il pubblico al suo rientro in panchina a partita praticamente finita. Sono quelle piccole cose che sembrano superflue ma non lo sono e danno la dimostrazione di un gruppo unito.

Che deve crescere sotto l’aspetto del “vissuto collettivo”, ma che sembra avere valori importanti. Tecnici ed umani. Domenica si torna in campo a La Spezia e sarà richiesta una prova di maturità. Argomento della trasferta sarà L’ENERGIA.

Intanto la terza di campionato è giunta a conclusione. Si è giocato tra Virtus e Costone, per l’occasione al PalaSclavo. Il Costone ha prevalso 92-84, garantendosi la testa della classifica a punteggio pieno e facendo valere il miglior stato di preparazione, considerando che ha fatto buoni innesti su un roster in larga parte confermato. Una gara che si è forse basata più sulle ottime individualità che sulla prestazione d’insieme.

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