L’intensità ha riportato auge la Note di Siena e l’intensità sarà vincente al PalaOrlandi domenica
La sensazione è che servisse proprio una serata del genere. Freddina certo, perché il PalaEstra non si smentisce mai. Neppure adesso che la gestione è passata al Comune e con l’attenuante non da poco che il cantiere in corso obbliga a tenere alcune finestre aperte per la maggior parte del tempo in cui gli operai sono al lavoro, ma riscaldata fin da subito dall’energia cestistica di una Note di Siena tornata ad essere parente stretta di quella bella e vincente vista nelle prime gare casalinghe della stagione.
Dopo le tre sconfitte consecutive, e qualche piccolo scricchiolio arrivato specialmente nell’ultima partita a Quarrata, ci si attendeva una Mens Sana aggressiva. E le attese non sono state disattese, con l’approccio dei senesi che è stato davvero ottimo e tale da mettere in crisi una squadra forte ed esperta come la capolista Empoli, giunta a sua volta al PalaEstra dopo una sconfitta casalinga proprio contro Lucca, l’unica squadra fino ad ora capace di violare il fortino biancoverde.
La difesa morde al punto giusto, concedendo solo 12 punti agli empolesi nel primo quarto, e l’attacco fattura 24 punti che non sono affatto male, peraltro coinvolgendo diversi giocatori, dato questo che piace perché significa “condivisione” uno degli aspetti che qualche volta erano venuti un po’ meno nelle serate meno positive.
Lo sforzo del primo quarto paga dividendi anche nel secondo, con Empoli che però ricuce all’intervallo sul -6, salvo poi finire a -16 alla fine del terzo, facendo pensare a quasi tutti gli oltre 1.100 del PalaEstra che il più fosse fatto per prendersi i due punti.
Ed invece, come spesso accade, non è così. Empoli rientra subito con un 8-0 che dimezza il gap da -16 a -8, riaprendo i giochi ed avvicinandosi pericolosamente, mettendo in campo tutte le proprie qualità e l’esperienza di alcuni giocatori a cui non serve spiegare cosa si deve fare per vincere una partita punto a punto.
L’highlight della partita arriva a 1:12 dalla fine, quando sull’errore in lunetta di Quartuccio, Giannone cattura il rimbalzo in attacco e riapre ancora su Quartuccio, che prova a tirare da tre punti. Dal nulla però sbuca un uomo volante, che ha le fattezze di Daniele Marrucci e la maglia numero 10 della Note di Siena.
Air Marrucci stoppa il tiro, tocca la palla soffiandola di mano a Rosselli e si invola in contropiede 1vs0 per inchiodare la schiacciata del +10. Il boato del PalaEstra è quello delle grandi notti, quando al mercoledì si giocava contro le capitali europee.
Ci vuole un bel po’ per riprendersi da cotanto splendore, ma a riportare tutti rapidamente sulla terra ci pensa Empoli, che anziché disperarsi si rovescia in attacco e piazza un break incredibile, che riapre i giochi fino al -2. La freddezza di Tognazzi dalla lunetta mette il sigillo su una grande serata di basket. Bella ed emozionante, proprio come ai vecchi tempi. Proprio come ci voleva.
Difficile assegnare il titolo di Mvp ed infatti non lo facciamo. E’ stata una prestazione corale, dove Marrucci ha fatto di tutto oltre al già citato highligt. Dove la connection castellano-poggibonsese Belli-Pucci ha prodotto come forse era accaduto solo una volta (a Spezia) fino ad ora.
Perché Prosek comunque il mattoncino l’ha messo, come Ragusa, Pannini e tutti gli altri. È piaciuto molto anche il Tognazzi 2.0. Otto tiri dal campo, presi bene. Buoni passaggi per mettere in partita i compagni. Ed infine la ciliegina del 2/2 ai liberi che di fatto chiudono la partita.
Menzione speciale per il giovane Giulio Tilli, sufficientemente sfacciato da prendere (giustamente) cinque tiri da tre punti (segnandone uno molto importante) in meno di 9 minuti in campo. Ma è solo con il coraggio che si può pensare di raggiungere certi traguardi. Ed allora bravo Giulio. Brava Mens Sana.
Ecco la serata che serviva, anche per preparare al meglio la sfida al Costone di domenica alle ore 18:00 al PalaOrlandi. Dove solo mettendo tanta energia si potrà pensare di competere.