Mens Sana, togliersi la sete col prosciutto

Note di Siena rompe il digiuno con la capolista Empoli. Fra quattro giorni c’è il Costone

Note di Siena Mens Sana Basketball Siena – Computer Gross USE Empoli 86-82 (24-12, 44-38, 68-52)

NOTE DI SIENA: Tilli 3, Belli 20, Pannini 6, Ragusa 4, Marrucci 15, Calviani n.e., Pucci 13, Sabia, Neri 2, Prosek 11, Bisanti n.e., Tognazzi 12. All.: Betti

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COMPUTER GROSS: Giannone 18, Baccetti, Sesoldi 5, Rosselli 19, Ramazzotti n.e., De Leone 6, Mazzoni 5, Quartuccio 9, Tosti 4, Cerchiaro n.e., Regini n.e., Maric 16. All.: Valentino

Arbitri: Corso di Pisa e Rossetti di Rosignano

Note: uscito 5f Prosek (84-81), spettatori 1100

Oltre cinquantatre per 100 al tiro da due, il 45,5 in quello da tre, trentasei rimbalzi (+7 sull’avversaria), 20/27 ai liberi. Sono cifre di tutto rispetto, ma non sono quelle della Note di Siena, ieri resuscitata davanti ai propri tifosi. Sono le cifre della tuttora capolista Use Empoli. Perché a volte l’intensità di un successo si misura con gli altrui meriti. Ed Empoli ne ha avuti moltissimi. Mai in vantaggio, ma sempre in partita.

La partita è caratterizzata da folate di miglior gioco. La Mens Sana parte forte nel primo quarto (+12), resiste al ritorno dell’Use fino a difendere un (+6) all’intervallo lungo. Manda in bambola con ripetuti recuperi gli avversari nel terzo quarto (+19) e se li ritrova a neanche un tiro di distacco (che poi diverrà un esiguo +2) quando perde Prosek per falli a 20” dal termine. La freddezza di Tognazzi… e la cena è servita. Tanto e tale è l’entusiasmo di pubblico e giocatori che si finisce per tardare l’ingresso negli spogliatoi per cantare tutti insieme in un Palazzo tornato cantiere e in cui i molti spifferi stanno per trasformarsi in gelo.

Ma chi ce l’aveva portata via la nostra Mens Sana? Irriconoscibile a se stessa se si guarda ai precedenti tre incontri sfavorevoli. Ieri ha giocato con continuità da squadra, aiutandosi, cercandosi… trovandosi. La presunta forza di Empoli, dimostratasi reale, ha spinto un po’ tutti a cercare negli altri quel che mancava.

Questo successo ripropone la Note di Siena tra le prime sei con la classifica che si è fatta più corta stante la sconfitta di Empoli e la vittoria di Castelfiorentino contro Arezzo. San Miniato e Lucca ora affiancano Empoli a 14p, Quarrata e Note di Siena raggiungono il Costone a 12p. Domenica, l’ultima di andata, propone Use-Dany Quarrata e Costone-Mens Sana.

Sarebbe ingiusto non dire che tra le prime sei il Costone è apparentemente un’estranea alla pari della Note di Siena, così come il “derby” non può esser presentato come uno scontro fra Davide e Golia. Lo scorso campionato la capacità di spesa dei gialloverdi e l’heart&ball biancoverde determinarono un verdetto che arrivò solo in Gara5 della finalissima.

Quest’anno il vantaggio del Costone è stato di poter lavorare per tempo al roster per la B Interregionale definendo innesti indovinati su un gruppo storico ben definito; il Costone ha il primo attacco e la quarta difesa del campionato, quando la Note di Siena ha il quarto attacco (Prosek capocannoniere e Tognazzi quarto) e la decima difesa (e per di più nonostante il 6v/4s ha ancora un saldo negativo fra canestri fatti e subiti).

Costone quindi fortissimo, ma con merito per essersi posizionato di già tra le sei. Domenica comunque questi meriti non conteranno. Al PalaOrlandi, dove non solo sarà in palio il primato senese al termine delle gare di andata, si tornerà a cercare l’annientamento agonistico dell’avversaria. Questo ci piace nell’attuale momento mensanino, perché se il successo con l’Use potesse indurre i biancoverdi a ricrogiolarsi in una grandezza effimera, sarà il Costone a riportarci fin dalla palla a due alla realtà delle cose. E se la squadra di coach Betti ha deciso di togliersi la sete col prosciutto va… decisamente assecondata. Ne godrà lo spettacolo.

La giornata di ieri, la decima, ha visto Lucca faticare oltremodo con il Costone, guadagnandosi il primato (71-69) solo nel finale; l’altra neocapolista San Miniato ha ruzzato con Legnaia, creandosi inattesi pericoli, ma alla fine ha prevalso (84-73). Accorcia la classifica, ora in dieci punti ci sono tutte le squadre, Castelfiorentino che si impone non senza fatica ad Arezzo (71-67), mentre Quarrata recupera per la prima volta la sua posizione nelle sei, rimettendo in fortissimi imbarazzi la Virtus (87-60). Spezia non sottovaluta Cecina e battendola (97-86), raggiunge un’invidiabile 5v/5s.

Tornando alla Note di Siena, sul campo è stata premiata dalla propria aggressività e dalla difesa, ma anche dalle soluzioni meno “occasionali” in attacco. Ha tirato bene, per le sue medie, 57,1% da due e 35,3% da tre (svettano il 6/10 di Belli nelle bombe e il 6/8 di Marrucci e il 5/7 di Prosek da sotto), ma soprattutto ha tirato dal campo di più dell’avversaria: 32/69 contro 26/52. Questa maggiore possibilità di concludere è da ascrivere completamente alla difesa e al saldo delle palle perse/recuperate: quello della Note di Siena è stato +2 (14/12), quello dell’Use -19 (4/23).

Insomma, pur se una coppia arbitrale, ha fischiato un po’ a senso unico (27 falli Siena, 16 Empoli), è abbastanza evidente che i mensanini le mani addosso l’hanno messe più che prenderle. La speranza di confermarsi è buon presagio per la partita al PalaOrlandi giacché il Costone le mani addosso non le predilige e tra l’altro quest’anno ha messo in panchina, Terrosi, uno dei suoi più fieri lottatori.

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