Mense scolastiche a Siena: la commissione evidenzia i limiti strutturali


Con la seduta di ieri 23 maggio si è chiusa di fatto l’attività della Commissione Mensa del Comune di Siena per l’anno scolastico 2023-2024.
La relazione del Presidente Fiorino Iantorno

La Commissione Mensa ha dovuto cercare di mettere in fila le priorità su cui iniziare ad agire e con una prospettiva pratica ha cercato, in collaborazione con le insegnanti, il Comune e con ASP, di realizzare piccoli ma significativi aggiustamenti.

Fatto rilevante è stata l’adesione del Comune di Siena al progetto della Fondazione MPS “Sostenibilmense” che in passato è stata sempre ostacolata dalla giunta De Mossi.

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Ringraziamo da questo punto di vista l’impegno dell’assessore Lorè e degli uffici del Comune.
La prima fase del progetto Sostenibilmense si è conclusa con la consegna un assessment oggettivo e fatto da tecnici qualificati che fotografa lo stato della mensa di Siena. La relazione conferma alcune preoccupazioni e segnalazioni che in questi anni i genitori e gli insegnanti avevano messo in evidenza. Tra i tanti aspetti va segnalata – secondo la relazione – l’inadeguatezza delle strutture delle cucina centralizzata sia per dotazione che per spazi. I tecnici del progetto Sostenibilmense della Fondazione MPS sottolineano come in base alla legislazione regionale, la cucina dell’ASP per dotazione, spazi e organico dovrebbe poter preparare al massimo 2000 pasti giornalieri e invece ne prepara 2900.

Appare chiaro che i problemi della mensa sono dunque da imputare a questi limiti strutturali della cucina centralizzata che incidono sull’attività di preparazione dei pasti nonostante l’impegno del personale dell’ASP.

La cucina centralizzata ASP infatti – ci dicono i tecnici di Sostenibilmense – è un impianto limitato nella possibilità di trasformazione delle materie prime e con l’impossibilità di produzione di ricette più sane e gustose.

Altro dato rilevante che emerge dalla relazione è che a causa dell’uso dei contenitori di plastica per distribuire i pasti nei plessi scolastici la nostra mensa produce circa 22 tonnellate di rifiuti plastici all’anno.

Appare chiaro che senza investimenti importanti del Comune e dell’ASP la situazione non potrà cambiare.

Per intervenire in modo serio e preciso vi è anche la necessità di capire la quantità quotidiana di scarti e quindi,il gradimento dei piatti da parte delle nostre bambine e dei nostri bambini..
E’ necessario ad esempio, comprendere come mai nelle scuole dell’infanzia il pasto risulta più gradito mentre nelle scuole primarie abbiamo dati negativi che mostrano un rifiuto più ampio del pasto da parte dei bambini.
Su questo punto la Commissione Mensa 23/24 ha lavorato ed è riuscita a far partire in collaborazione con ASP un piccolo progetto pilota solo su alcune scuole di valutazione e misurazione degli scarti.
E’ necessario che questa misurazione e questa analisi dei dati sia allargata a tutte le scuole e fatta tutti giorni in modo da diventare uno strumento di lavoro per ASP e per il Comune per comprendere punti di forza e punti di deboleza del menù e mettere in campo azioni per intervenire.

La Commissione Mensa è riuscita in questo anno a rispondere all’esigenza di maggiore trasparenza rispetto ai menù per le diete speciali e quindi dei bambini con bisogno di diete particolari. I menù per questi utenti infatti non erano pubblicizzati con molta chiarezza ed è stato rafforzata la possibilità di interazione delle famiglie con ASP,
È stato anche per la prima volta somministrato un questionario di customer satisfaction per i docenti ed è stato istituzionalizzato un modulo per poter fare segnalazioni rispetto a problemi inerenti il pasto.

Piccole cose queste che non possono però, risolvere i problemi strutturali della nostra cucina.
Rimane l’amaro in bocca a pensare che la giunta De Mossi con il suo assessore hanno rifiutato di presentare progetti per provare a prendere le risorse che il PNRR aveva messo a disposizione per ammodernare e migliorare tutto il comparto della ristorazione scolastica.
Tocca ora alla giunta Fabio e all’assessore Lorè in accordo con ASP, proporre una road map, chiara e definita nelle azioni, nei tempi e negli investimenti che possa permettere ai bambini e alle bambine senesi di mangiare bene; alle famiglie di avere un servizio all’altezza di quello che pagano; alle insegnanti e alle sporzionatrici la possibilità di avere dei pasti “graditi”per poter fare educazione alimentare in modo adeguato; ai lavoratori e alle lavoratrici la possibilità di onorare il compito importante di dare da mangiare bene ai piccoli della nostra comunità. Investimenti e azioni sono l’unica strada per migliorare la qualità della mensa perché se vogliamo prenderci cura del futuro dei nostri figli dobbiamo iniziare a migliorare concretamente il loro presente e la loro quotidianità.

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