Nomi, sigle, foto e personaggi del Festival della Salute

Conclusa la XVII edizione, quinta a Siena, tra le novità l’arrivo in futuro del medico h24, poliglotta e anche per non udenti

Si è conclusa il Festival della Salute di Siena che, nell’edizione del 2024, la 17^, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, oltre al coinvolgimento dei ragazzi delle scuole, delle associazioni, del mondo accademico e di quello imprenditoriale. Tra gli ospiti di Canale 3 Toscana, che anche quest’anno si è confermato partner del Festival, Giovanni Rezza, ex dg della prevenzione del Ministero della Salute, il Presidente di Federfarma, Marco Cossolo, l’ex Presidente dell’Iss Walter Ricciardi e i professori Domenico Pratichizzo, del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e Scienze Matematiche dell’UNISI, tra i maggiori esperti di robotica a livello internazionale e Walter Fraccaro, presidente di SAIHUB esperto di intelligenza artificiale; Giuseppe Cattaneo, responsabile del corso di Sistemi Operativi dell’ Università di Fisciano (Salerno) Antonio Vittorino Gaddi, presidente Società Italiana di Telemedicina; Gianfranco Damiani, Direttore UOC di Igiene Ospedaliera Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli e tanti altri.

Il Festival anche quest’anno ha avuto nel rapporto con le giovani generazioni uno dei suoi tratti più peculiari. Giovedì 24 ottobre si è svolto un ciclo di seminari sulla corretta alimentazione. Mentre il giorno dopo, venerdì 25, l’incontro sull’affettività digitale ha cercato di trasmettere i giusti strumenti per aiutare i giovani a comprendere e a gestire le proprie emozioni come momento essenziale, finalizzato alla loro crescita emotiva e relazionale. Un momento di confronto con le studentesse e gli studenti per promuovere un dialogo aperto su temi come l’affettività e il ruolo della dopamina nella gestione delle relazioni digitali, utile a formare individui più consapevoli, pronti ad affrontare le sfide del mondo moderno.

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Lo stato di Salute della Sanità Italiana

Nel suo intervento dedicato allo stato di salute della sanità Italiana Giovanni Rezza ex dg della Prevenzione del Ministero della Salute è stato netto: “Il problema della sanità italiana è ormai cronicizzato. Quando dobbiamo andare in pronto soccorso ci si drizzano i capelli per la paura di dover aspettare delle ore prima di trovare un letto in cui essere sistemati. Quindi, rispetto ad un nuovo evento pandemico per cui ci si dovrebbe preparare, facendo le esercitazioni, le scorte e rinnovando il piano pandemico, la paura è legittima. Non riuscendo a superare i mali storici della nostra sanità, difficilmente saremo pronti ad un nuovo tempo di guerra”. Passando, invece, all’apporto che la Farmacia oggi può dare ai nuovi bisogni di sanità il Presidente di Federfarma Marco Cossolo ha dichiarato: “Mi piacerebbe che venisse chiamata Farmacia di comunità. Dal covid in poi si è aperta una strada, le regioni hanno cominciato a fare gli elettrocardiogrammi tramite le farmacie, dal 2020 si possono fare tutti gli esami che prevedono il prelievo del sangue capillare. L’evoluzione della farmacia dei servizi sarà quello di diventare un demoltiplicatore delle attività svolte dalle case di comunità”. In collegamento da Palermo anche Emanuele Montomoli, ha precisato che “il cambiamento climatico genera nuovi virus come quello Dengue. Perciò, tutte le malattie infettive a noi inedite andranno attentamente monitorate”. Interrogato sulla possibilità che i medici prossimamente possano incrociare le braccia l’ex Presidente dell’Iss, Walter Ricciardi ha sostenuto le “molte ragioni” degli operatori sanitari. “I medici hanno molte ragioni per scioperare. Se un operatore sanitario italiano va a lavorare all’estero guadagna circa il doppio rispetto a quello che percepisce da noi. È l’unica categoria professionale che non ha visto crescere il proprio potere d’acquisto. Per non parlare degli episodi di violenza di cui sono vittime. La politica – ha sottolineato Ricciardi – non riesce a fornire le risposte adeguate alla risoluzione dei problemi che attanagliano questa categoria”.

Un medico chirurgo poliglotta h24 anche per non udenti

Si è parlato anche del futuro della sanità e delle frontiere che si potranno raggiungere in tempi non così lontani. Una di queste, illustrate dal Professor Fraccaro, prevede la possibilità di avere un medico chirurgo poliglotta che ci risponde h24 se, ad esempio, un nostro parente ha subito un’operazione e non sempre, causa ritmi lavorativi sempre più serrati e città molto intasate, siamo in grado di stare nei tempi dettati dagli orari di ricevimento del medico che ha in cura il nostro caro. Sarà possibile, quindi, attraverso un’interfaccia, creare un clone del nostro medico in grado di fornirci tutte le informazioni necessarie sullo stato di salute del paziente. E potrà farlo in tutte le lingue del mondo, in modo tale che anche i cittadini o lavoratori stranieri possano avere tutte le informazioni necessarie nella propria lingua. A Siena, inoltre, si sta lavorando ad un ulteriore passo in avanti; ossia l’aggiunta della lingua dei segni per i parenti non udenti.

Operazioni di prova con un clone

Questa non è l’unica, importante, novità che potrà apparire in un futuro non troppo lontano. Diversi eminenti clinici come Gian Luca Grazi, Gaetano Gulino, Luca Revelli e Massimiliano Visocchi, hanno spiegato come presto si riuscirà, nei delicati interventi al fegato, al pancreas, alla tiroide e in quelli neurologici al cervello, ad utilizzare un “gemello digitale” di quella zona del corpo da studiare prima delle operazioni e da utilizzare per delle simulazioni pre-intervento. Una possibilità in più per migliorare ogni passaggio di questi interventi chirurgici così delicati.

L’anziano al centro del dibattito

La Fragilità dell’Anziano”, questo il titolo dell’incontro centrale del Festival che si è tenuto venerdì 25ottobre presso Palazzo Patrizi, e che è stato dedicato al tema dell’invecchiamento della popolazione. L’iniziativa è stata coordinatadall’Assessore alla Sanità del Comune di Siena Giuseppe Giordano e ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, tra cui quella dell’Assessore al Sociale della Regione Toscana, Serena Spinelli.

A centinaia, in piazza per gli screening

Anche quest’anno, il Festival della Salute si è concluso in Piazza Mercato con il Villaggio della Salute che, per l’intera mattinata di sabato 26, è stato lo spazio dedicato alla prevenzione attraverso gli screening. Il sindaco Nicoletta Fabio e l’assessore Giuseppe Giordano non hanno fatto mancare la loro presenza, salutando con favore l’importante partecipazione della cittadinanza, a partire dai molti giovani delle scuole presenti in piazza. Un’iniziativa svolta grazie al supporto logistico ed operativo del Coordinamento della Protezione civile di Siena, Croce Rossa italiana, ANPAS, Croce Rossa militare, Confraternite Misericordie Siena. E Con il supporto operativo e clinico di Asl Toscana Sud Est e AOU Senese. Erano presenti, tra gli altri: AISM – Associazione italiana Sclerosi Multipla, FRATRES, Consociazione Nazionale dei Gruppi Donatori di Sangue Fratres delle Misericordie d’Italia, AVIS, Associazione Volontari Italiani del sangue, Federfarma Siena e Toscana, FIDAS, Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue, AIDO, Associazione Italiana per la Donazione di Organi, SIENA CUORE, OPI Ordine delle professioni infermieristiche, Ordine degli psicologi della Toscana, ASP Siena, VisMederi , l’Azienda USL Toscana Sudest: Micologia e Ispettorato Micologico – Cultura della Sicurezza – Innovazione: Laboratori sulla Realtà virtuale, gaming therapy, metaverso – momenti informativi sui servizi di Salute Mentale, Serd, – Promozione percorsi Consultori; profilo di salute personalizzato e la Società della Salute Senese: Pronto Badante, percorso della non autosufficienza e disabilità, segretario sociale ed i servizi sociali.

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