Note di Siena cambia spartito alla finalissima: è 1-1

I mensanini stanno attaccati alla VisMederi Costone e la superano da ultimo 72-74. Ora Gara 3 e Gara 4 al PalaEstra

VisMederi Costone Siena – Note di Siena Mens Sana Basketball Siena 72-74 (22-19, 45-39, 61-62)

COSTONE: Brocco n.e., Banchero 3, Tognazzi n.e., Ceccarelli, Radchenko 3, Terrosi 7, Banchi 12, Zeneli 4, Piattelli n.e., Ondo Mengue 8, Bruttini 14, Nasello 19. All.Tozzi

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MENS SANA: Brambilla, Pannini 11, Iozzi 4, Giorgi 7, Marrucci 7, Figus n.e., Puccioni 6, Sabia 2, Cucini 2, Perinti n.e., Prosek 8, Tognazzi 27. All.Betti

Arbitri: Cavasin di Rosignano e Baldini di Castelfiorentino

Note: Bruttini uscito 5f

Non basta una partita a cambiare una stagione o un pronostico. Ma tante cose sono diverse dopo ieri sera. Il Costone resta il favorito, la Mens Sana ha il morale molto alto e vedremo se questo avrà effetti sulla trance agonistica.

La Note di Siena Mens Sana si è tolta la soddisfazione di togliere l’imbattibilità stagionale al Costone nel PalaOrlandi che è cosa che, a vedere mister Magrini che ha spinto fino all’ultimo il Siena Fc a conservare l’imbattibilità, è aspetto che conta non poco in uno spogliatoio.

E’ avvenuto certamente per la resilienza dei biancoverdi che ieri schieravano un Tognazzi in versione “monster” (27p, 2/6 da 2, 6/9 da 3, 5/5 nei liberi, 6rd, 5falli subìti e 1 stoppata), mai così cattivo da un paio di mesi a questa parte. Autore di 8 dei primi 10p della Note di Siena, viene messo nel mirino dalla difesa avversaria e ciònonostante continua a imperversare dalla distanza. Eroico.

E’ avvenuto anche perché il Costone non ha quasi mai inserito la sesta marcia e perché il fuoriclasse Nasello è stato mezzo gradino sotto la propria soglia. Rari i contropiedi subiti. Merito degli avversari certo, ma colpa anche di un PalaOrlandi, sito ambitissimo dai gialloverdi ma nel quale, negli ultimi due quarti, si respirava una miscela gassosa fatta in buona parte da acqua. Di difficile respirazione sugli spalti e quindi figuriamoci in campo tra squadre dall’età anagrafica differente.

Stamani ci tornano in mente le parole di coach Baroni del San Vincenzo Basket dopo Gara2. “Le braccia – diceva – si erano fatte più pesanti e i tiri non arrivavano”. Che poi non è neanche valido per ieri sera: il Costone ha tirato con medie che di solito portano a vincere: 22 su 43 da 2 (51%), 6 su 24 da 3 (25%).

E poi è impossibile pensare, senza ulteriori conferme, che una squadra che dal 28 aprile ha giocato due partite possa esser stanca. A meno che non sia colpa della testa, l’ansia da prestazione etc. Decisamente è ipotesi che scartiamo, quindi…

Quindi siamo al Palaestra… Poteva essere da subito la “casa dei senesi” ed ora che è stato battezzato come “casa del nemico” sarà probabilmente un agglomerato di malebolge. Chiamatemi Jena. Coach Tozzi che con un po’ di maquillage potrebbe essere un “separato alla nascita” di Jena Plissken, il personaggio interpretato da Kurt Russel in “1997: Fuga da New York” ora dovrà fare un’esperienza analoga. L’avremmo scritto soprattutto se fossimo stati di già sul 2-0, ora il Costone è atteso da un’esperienza di maturità e cattiveria che comunque è contenuta nel suo Dna.

L’appuntamento di Gara3 è per domenica prossima alle 18:00. Biglietti a disposizione di chi li vuole nelle biglietterie a 10 euro e collocazione libera, ora che la Mens Sana Basketball ha deciso di non “vendicarsi” e contingentare i biglietti per la tifoseria Costone. Gara 4, sarà tre giorni dopo, sempre al PalaEstra, mercoledì 22 maggio, dopocena.

E’ facile che queste due gare siano sufficienti a determinare la vincitrice. Pensiamo che non ci sarà un ritorno a Montarioso domenica 26 per l’eventuale Gara5 a meno che la Mens Sana non sfoderi ancora bioritmi che la rendano bella di notte in Gara 4. Ieri, una serata da amarcord per il Costone che non potendo ottenere, data l’ora, il massimo dalla “precettazione di minorenni” e, temendo la concomitanza di Atalanta-Juventus, in chiaro, finale di Coppa Italia, ha spinto la segreteria gialloverde a riaprire vecchie agende e chiamare a raccolta vecchie glorie e vecchi amici dell’Oratorio.

In breve sulla gara…

I migliori. Detto di Vittorio Tognazzi, aggiungiamo tutti i ragazzi biancoverdi con menzioni per capitan Pannini, utile e determinante soprattutto quando serve; per Marrucci (6 falli subiti, 10 rimbalzi) la cui fisicità rende facile ogni strategia a coach Betti; per Giorgi che, quando chiamato, è stato pronto a mettersi in ritmo e dare cambi in quella che è stata soprattutto una battaglia di guardie; per Puccioni che è riuscito a essere molto utile alla squadra (4/4 liberi, 4 falli presi, 2rd, 2pr) nonostante gli dei di cerchio e retina ce l’abbiano con lui (1/11). Se fosse stato costoniano e ci fosse sempre il Donvi, quest’ultimo lo avrebbe portato a benedirsi il gomito dopo colossale discussione se non fosse stato invece il caso di benedire il polso. E per ultimo Prosek, altro eroe, ieri sempre con le mani sudate, evidenza di uno stato febbrile non superato e senza armi – a meno di non tossirgli addosso – con il roccioso Ondo Mengue.

Sull’altra sponda, il capitano, Bruttini, che forse ha peccato di furbizia davanti a un duo in grigio molto capace, ma che ha dato punti e soluzioni al Costone quando più gli serviva. Naturalmente Nasello che il suo ventello l’ha comunque sfiorato e per i cui movimenti la difesa mensanina sembra essersi dotata di qualche anticorpo giusto. Personalmente, ci piace Radchenko, giocatore, per capirsi con la platea mensanina, alla Zanassi, ma la panchina costoniana non gli dà un minutaggio pari a Terrosi e Banchi. Nel primo quarto infine è Ondo Mengue che ha rimesso di continuo avanti il Costone.

La partita. Non è stata bella, anzi forse è stata decisamente brutta. Con il Costone che ha avuto il primato di raccogliere le palle vaganti. Con lunghi e lunghissimi periodi in cui non si è segnato. Coach Betti ne esce vincente perché vincenti sono risultati i suoi quintetti bassi. Parte con Sabia insieme Pannini, Tognazzi, Marrucci e Iozzi contro Banchi, Banchero, Terrosi, Nasello e Ondo Mengue, poi abbassa subito l’altezza media visto che il Costone si porta sul +7: 14-7 a 4’47” da giocare.

Il finale di gara. Il terzo quarto dove la Note di Siena aveva toccato un illusorio +6, si conclude comunque con gli ospiti avanti: 61-62. Rientrati sul parquet la Note di Siena segna subito, ma in tutto servono 8 minuti ad arrivare con il Costone in vantaggio: 68-67 a 2′ dallo scadere. A questo punto Tognazzi si fa beffa della marcatura di Ondo Mengue e la rimette da tre, poi Puccioni, proprio lui, resta infallibile dalla lunetta. Mens Sana a quota 72, Terrosi replica con una bomba e un libero: 72-pari. Marrucci, poco prima abbattuto da un dito in un occhio, trova il canestro dalla media quando mancano 3” al termine. Time out, rimessa avanti, palla che brucia, ancora a Terrosi, tiro sul ferro che poteva valere il sorpasso. Radchenko tenta il rimbalzo offensivo, ma la sirena era già suonata e, travolgente, la gioia di tutti i mensanini di ogni colore e grado.

Per una volta in questa stagione la platea costoniana deve subìre. Ma mancano 72 ore alle possibili – e “certe”? – vendette.

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