Note di Siena una vittoria “elementare”

I mensanini mettono il capo avanti quando mancano pochi centesimi allo scadere: battuta l’Etrusca 91-89

Note di Siena Mens Sana Basketball Siena – Le Patrie Etrusca Basket San Miniato 91-89 (13-19, 43-41, 60-66)

NOTE DI SIENA: Belli 3, Pannini 3, Ragusa 7, Marrucci 10, Calviani n.e., Pucci 13, Sabia, Maghelli, Neri 10, Prosek 28, Masini n.e., Tognazzi 17. All.: Betti

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LE PATRIE: Malvolti n.e., Ermelani, Caglio 19, Metsla 15, Menconi 30, Scardigli 6, Godano n.e., Lemmi 2, Re, Capozio n.e., Ndour 10, Cravero 7. All.: Martelloni

Arbitri: Barbarulo di Vinci ed Emmanuele di Genova

Note: Uscito 5f Cravero (72-76)

Elementare, Watson! Ma davvero?! Diremmo piuttosto… Con la calma e la concentrazione del visionario. E anche un po’ del pazzo. Quando mancano 9” al termine la Note di Siena è ancora sotto, ma tutti sono sicuri che non è finita.

E non è finita. Rimessa con scarico per Andrea Belli che tira da tre punti sbagliando, ma il tiro gira sul ferro e l’instancabile Gianluca Prosek tocca il pallone che finisce tra le mani di Vittorio Tognazzi che si butta dentro: non segna ma prende il quarto fallo della sua gara, la panchina avversaria dà fiato alla bocca prima di capire quel che è successo. Saranno tre tiri liberi, uno lo mette dentro Pucci per il tecnico, gli altri due Tognazzi per il fallo: agli avversari rimangono 28 centesimi di secondo per rimediare e non è possibile: Note di Siena vittoriosa 91-89, quarta affermazione su cinque incontri, testa della classifica condivisa con Empoli e Costone.

E lo stesso identico momento del sorpasso lo si era vissuto trenta secondi prima, a 39” dallo scadere. Prima che Marco Menconi, sempre lui, l’ex della gara, 30p con il 57,1% al tiro complessivo, sette assist, 30 di valutazione, riportasse gli ospiti in vantaggio.

Partita dunque che diventa sostenibile da vivere solo con la fiducia del pubblico mensanino. Incrollabile e assordante. L’ultimo quarto lo iniziamo sotto di 6, ma è la costante della gara che i biancoverdi conducono solo per 3’46”; i canestri che ci portano alla vittoria arrivano dagli uomini nuovi della Mens Sana che sono Belli, Neri e Pucci, oltre che da un colossale Giangi Prosek che lotta come un forsennato (28p con il 58,8%, 13 rimbalzi, sette falli ricevuti, 33 di valutazione).

L’Etrusca Basket, lo ripetiamo, è una squadra che si muove e lotta come il suo miglior giocatore, Menconi. Colpisce la qualità e la giovinezza del suo roster. Gli ospiti propongono di giocare sul ritmo e i biancoverdi accettano. Rispetto i precedenti incontri casalinghi non funzionano i forcing difensivi avanzati dei biancoverdi che chiudono con un divario palle perse/recuperate sfavorevole e tirano una volta in meno degli avversari, oltre a essere sovrastati nei contropiede. La partita è per certi versi simile a quella giocata in precampionato ma stavolta la Note di Siena ha tutti i suoi effettivi e ha coperto il gap del minor tempo di allenamento; nonostante ciò l’affermazione senese non è affatto netta e, arriva non solo per la resilienza dei senesi, ma anche perché i sanminiatesi non riescono a metterla al sicuro quando Menconi comincia ad avere aiuto in realizzazione dai vari Metsla, Ndour e Caglio.

La Note di Siena comunque marca una superiorità importante nella gara, quella sotto le plance, con rimbalzi preziosi per rilanciare velocemente l’azione (Si 13o/25d; SM 8o/20d). San Miniato ha un giocatore che sotto dà una mano, Cravero, ma è molto falloso ed esce quando mancano ancora 5’37” allo scadere, dopo esser stato a lungo in panchina.

Sugli spalti un buon pubblico, sicuramente superiore alle mille unità, forse vicino alle 1200. L’incitamento è stato costante e la protesta rilevante e vibrante anche contro una panchina ospite inutilmente polemica.

Siamo in testa dopo cinque giornate. Ce lo meritiamo, ma più di tutti sono i ragazzi e il loro profeta Betti che se lo meritano. La preparazione non può dirsi conclusa, a centro gara avevamo avuto le azioni per consolidarci ma abbiamo scialato. La squadra ci attendiamo che migliori ancora molto, ma intanto ci… “accontentiamo” delle tonnellate di coraggio che ci regala ogni volta che scende in campo a cominciare da Daniele Marrucci che ha dato ancora il massimo nonostante non fosse al meglio.

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