Massima discrezione sugli annunci delle persone che andranno a ricomporre gli organi del partito
Lunedì prossimo, 9 Dicembre, alle ore 18.00, gli eletti nell’assemblea comunale del PD di Siena, si ritroveranno, nei locali del Circolo “La Tuberosa”, convocati dalla presidente della commissione per il congresso, per la proclamazione della Segretaria comunale Rossana Salluce.
Alla riunione saranno presenti il Commissario on. Marco Sarracino e il Segretario provinciale del PD Andrea Valenti.
Che dire? Qualche voce che abbiamo raccolto… Intanto già l’orario di convocazione ha suscitato qualche rimostranza. C’è chi, lavorando, avrebbe preferito le 21. Ma pare che l’orario del tardo pomeriggio sarebbe stato scelto per assicurare la presenza del Commissario Sarracino.
E questo provoca qualche critica ulteriore, considerato che in diversi, sia in maggioranza che in minoranza, vedono l’operato del Commissario più con ombre che luci. Anche se nessuno potrà impedirgli di accreditarsi come colui che ha consentito un risultato plebiscitario alla Salluce.
Anzi, qualcuno pensa che potrebbe utilizzare l’occasione (l’ultima?) per tirare fuori qualche sassolino dalle scarpe. Tanto che qualcuno sta già dicendo che messa così “si potrebbe anche non andare all’assemblea”.
In verità in queste ore la domanda che circola tra gli interessati alle vicende del Pd non è tanto quello che dirà il Commissario, quanto piuttosto, dichiarazioni di unità a parte, se la nuova Segretaria, Rossana Salluce, saprà partire con il piede giusto sin dalla sua investitura.
Saprà dare seguito alle enunciazioni di “nuovo corso” e di “partito unito capace di rilanciare un progetto di città differente”?
Già, perché dopo aver preso atto dei voti raccolti nei circoli, dovrà “mettere le mani nel piatto”, assumersi le proprie responsabilità e “smazzare” tutto il resto. Dove il “resto” sta a significare il grosso delle scelte concrete di come si intende organizzare la vita del Partito nel futuro.
Se, insomma, vuoi nel futuro coinvolgere la minoranza nelle scelte – e parlare di governo unitario del partito questo significa – tu devi partire non dal far valere la logica dei numeri bensì dal condividere un ragionamento.
Entriamo nel merito. L’assemblea avrà una sua presidenza autonoma? Cioè la sua convocazione, il programma dei suoi lavori sarà decisa esclusivamente dalla segretaria, oppure in accordo con un terzo? Si capisce bene che si tratta di decidere quanto tutto debba essere meccanico nel rapporto tra segretaria e assemblea, o invece decidere che si inserisce un elemento dialettico.
Tesoriere. E’ la figura che gestisce soldi e risorse di tutti. Per essere eletto gli basta la maggioranza. Per essere “riconosciuto da tutti” sarebbe utile l’unanimità. Se la scelta è condivisa da tutti oppure no, è facile capire la differenza.
Commissione di garanzia, per prassi e statuto la sua presidenza è appannaggio della minoranza, quindi la sua composizione deve essere concordata.
Direzione, è composta in percentuale sull’assemblea e ogni componente politica indica i suoi… ma un ragionamento su ruolo e funzioni non è mai peregrino.
Segreteria o esecutivo che dir si voglia, di solito è appannaggio del segretario eletto che può fare una scelta esclusiva oppure inclusiva. Dipende da relazioni e dai rapporti…
Ecco quindi che la Segretaria Salluce ha un ultimo fine settimana per farsi un’idea su tutto questo perché lunedì dovrà dire come intende procedere. Se vuole farlo con la forza dei numeri o con la forza delle idee, oppure con entrambi.
La differenza? Probabilmente si vedrà nel voto del suo insediamento. Se il manipolo della minoranza guidata da Vigni si sentirà a casa, ascoltato, probabilmente voterà a favore della Salluce. Viceversa se si sentirà sopportato e guardato in cagnesco voterà contro. Cosa cambia? La Salluce sarà comunque segretaria ma il racconto di un partito unitario sarà meno credibile.
Ad oggi, per quanto è dato sapere su tutto questo il silenzio è totale. Buon segno? Probabile, ma… noi per parte nostra continueremo a dare il beneficio del dubbio, fino a diversa prova acclarata.
Igor Zambesi
