Chi non vuole bene a se stesso non vuole bene agli altri, dice il proverbio, ma chi non vuole bene all’ambiente non sa i danni che procura. Pare però che, nonostante si parli da anni di transizione ecologica, di nuove forme di energie pulite, manchino programmazione e volontà. Sia a livello internazionale che locale. E’ con un po’ di amarezza e rammarico che lo constata Gianni Porcellotti, ex consigliere comunale, fondatore di Siena sostenibile, nell’intervista a Sienapost in cui analizza cosa si dovrebbe fare per una città più green e sicuramente più vivibile. “Noi siamo un progetto che crede nelle tematiche dell’ambiente – spiega – purtroppo dobbiamo fare i conti con la mancanza di pianificazione, non c’è lungimiranza, così è difficile pensare ad uno sviluppo. L’attuale amministrazione vive sul consenso immediato ma non guarda oltre. E’ autoreferenziale e mi pare manchi anche di professionalità. Pensiamo al centro storico ed al degrado, non esiste una politica abitativa, il commercio è in crisi. Noi cerchiamo di dare degli input, come abbiamo fatto con il convegno sul verde pubblico, ma non veniamo ascoltati. Mi auguro che nel 2025 possa nascere un campo largo in vista delle elezioni del 2028, che si possa aprire un cantiere del Centrosinistra per cominciare a parlare di tematiche e di come poter governare la città. Senza veti ma cercando il dialogo”.