A Siena diverse anime del Partito Democratico si mettono insieme per puntare al futuro congresso
Avevamo avvertito – forse unici tra i commentatori – che qualcosa si muoveva faticosamente nel Pd oltre alle liti e ai ricorsi.
La voglia di tornare a fare politica infatti, pian piano è ritornata. Nei giorni scorsi ha preso corpo in un incontro dove diverse anime che in questi anni si sono fronteggiate hanno deciso di fare un passo di avvicinamento, superare antichi steccati e trovare un minimo comune denominatore.
“Ritroviamocipd” è lo slogan che hanno scelto. L’iniziativa prende corpo con un appello che si propongono di far firmare al più alto numero possibile di iscritti, simpatizzati ed elettori, ed è promossa da uno spaccato abbastanza ampio, stando ai nomi che abbiamo intercettato e che lo firmano.
Una nuova corrente? Pare proprio di no! Un “gruppo informale” così si autodefiniscono che nell’immediato vuole dare una mano aperta – sia pur con spirito critico – al Commissario per fare le cose che ha detto di voler fare: conferenza programmatica e conferenza di organizzazione. Ripartire da iscritti e elettori.
In testa però hanno l’obiettivo del congresso comunale prossimo. Che nelle loro intenzioni non dovrà essere un congresso divisivo, solo per contarsi, ma un congresso per discutere. Per ritrovare un legame con la città e far tornare a vincere il centrosinistra. Questo sul partito.
Ma anche qualche idea più ampia su come non aspettare le elezioni amministrative del 2028 per ritessere la tela e rimontare la china. “Palestra democratica” e l’altro slogan che qualcuno ha proposto per riunire le tante anime disperse con la sconfitta elettorale ma che tuttavia ci sono e hanno animato le manifestazioni pacifiste di questi giorni. Qui sopra l’appello rivolto a iscritti (ed elettori) del Pd, che abbiamo ricevuto con le prime firme, a cui si aggiungeranno quelle che sicuramente sono ancora in raccolta.
Sono comunque sufficienti per chi conosce la “geografia politica” per capire che sono espressioni di molte componenti interne e anche di persone nuove che si sono avvicinate dopo la sconfitta.
Igor Zambesi