Il Santa Maria della Scala catalizza l’interesse di storici, studiosi e visitatori. E’ divenuto un polo museale, una parte del progetto Canali è stato realizzato, ma c’è bisogno di una marcia in più perchè possa essere autosufficiente. Si pensa ad una fondazione di partecipazione che coinvolga oltre al Comune, soggetti privati ovviamente con la condivisione di progetti di interesse pubblico. Siamo all’inizio dello scorso decennio, erano gli anni dell’inizio della crisi che avrebbe colto il mondo finanziario mondiale e quindi anche la banca Mps, uno dei maggiori sponsor di mostre ed eventi culturali.
La proposta si sviluppa durante l’amministrazione di Franco Ceccuzzi, sindaco di Siena dal 2011 al 2012, in quel periodo viene definito lo statuto per un ente che dovrà unire alle forze pubbliche quelle di privati. Un primo esempio di quello che poi si è concretizzato oggi con la creazione della Fondazione Santa Maria della Scala diretta da Lucia Cresti.
Ceccuzzi, come racconta nell’intervista, aveva intuito che un complesso museale di importanza internazionale oltre che a competenze scientifiche, necessita di apporti privati sia di natura intellettuale che economico finanziaria.