Torna a vincere la Mens Sana con una prova corale. Prosek 27 punti
Note di Siena Mens Sana Basketball Siena – Cantini Lorano Olimpia Legnaia Firenze 87-70 (24-23, 41-34, 56-52)
NOTE DI SIENA: Tilli, Belli 16, Pannini 2, Ragusa 6, Marrucci 13, Pucci 4, Sabia 6, Maghelli 2, Prosperanti n.e., Neri n.e., Prosek 27, Tognazzi 11. All.: Betti
LEGNAIA: Landi n.e., Pedicone n.e., Isaia n.e., Merlo 14, Tonello 12, Bruno Ceriglio 4, Scali 10, Stoch 2, Nessi Nunoz 8, Nepi 16, Del Secco 2, Senghor 2. All.: Russo
Arbitri: Marinaro di Cascina ed Emmanuele di Genova
Note: Usciti 5f: Scali (64-61), Ragusa (81-63). Tiri 2p Sie 23/50 (46%), Oli 20/37 (54,a%); tiri 3 Sie 6/17 (35,3%), Oli 7/21 (33,3%); tiri liberi Sie 23/25 (92%), Oli 9/16 (56,2); rimbalzi Sie 39 (11+28), Oli 34 (7+27). Spettatori: mille circa
Con una notte di tempo per pensare a come descrivere questa gara, mi viene di ringraziare l’Olimpia Legnaia che si è presentata al PalaSclavo agguerrita come meglio poteva. Ha fatto una gran figura: quel che serviva a far leggere dello spessore nella vittoria della Note di Siena che ribalta alla fine anche il -11 dell’andata.
Ieri sera è stata la prima delle molte finali che dovranno giocare i biancoverdi prima di concludere questa stagione. Partite, cioè, in cui non vanno prese in esame le conseguenze di una vittoria, ma solo la vittoria stessa, da conseguire nel presente, davanti a chi c’è dall’altra parte del campo in quel momento. Nient’altro. E la prossima sarà mercoledì notte a Cecina, con una squadra che merita il massimo rispetto.
Guardare la classifica oggi servirebbe solo a diventare pessimisti. Anche se la Mens Sana è ritornata tra le sei che guardano alla poule promozione, Arezzo che va vincere al supplementare a Quarrata (81-83 dts) ci fa ripensare agli ultimi attimi della partita giocata con gli amaranto, a quella sconfitta, a quel vantaggio perso di un punto. Diversamente ci vorrebbe che Quarrata, squadra fortissima, che ha con noi un vantaggio di 20p, continuasse la sua rottura prolungata nonostante i meriti del suo roster. Difficile a onor del vero.
Ma torniamo a Palazzo dove è d’obbligo segnalare il ritorno a metà gara in veste di “majorettes-corpodiballo” delle ragazze di Beatrice Vannoni dell’Artistica della Polisportiva. Un fatto graditissimo. E’ stata fatta una prima coreografia con interpreti molto giovani che si sono meritate l’applauso del pubblico per la grazia e l’eleganza mostrate. Ci sarà tempo per migliorare. Bentornate!
Nelle attese, il n.14 dell’Olimpia, il senese Alessandro Nepi (37p all’andata) era lo spauracchio di una squadra che rispetto all’andata ha cambiato coach e parte del roster. Nepi in effetti, se lasciato libero di tirare ha sempre centrato la retina, ma il più delle volte aveva Marrucci francobollato addosso e quindi ha tirato solo con il 50% (16p). Ha avuto un che di epico lo scontro tra i due giocatori; di certo quel che serviva a innamorarsi ancor più della concentrazione, della devozione e dell’impegno del biancoverde che ha rimediato nel match-up anche una stoppata e una gomitata, ma ha comunque trovato il tempo di rendersi utile all’attacco (13p e 20 di valutazione).
Legnaia è stata un crescendo di fisicità, gli arbitri hanno usato un metro arbitrale che molto ha concesso tanto da provocare gli ululati del pubblico, estremamente protettivo coi propri beniamini. Tonello, uno dei nuovi, è andato molto oltre nella marcatura di Prosek, ieri sera tuttavia molto brillante.
La difesa della Mens Sana invece ha tardato a mettersi in funzione, lasciando soprattutto nel primo quarto molto spazio alle penetrazioni ospiti. La Note di Siena parte con un quintetto inedito con Tilli, Pannini, Ragusa, Marrucci e Prosek; mentre Tognazzi (in campo poi 20’48”), accanto alla panchina, saltava la fune per riscaldarsi a ritmi diversi.
La prestazione della Note di Siena ieri sera è stata corale; e come al solito, generalmente quando si vince, è difficile distinguere i meriti; anche se non possono essere sottaciuti quelli di Prosek (27p, 30 di valutazione). Quasi un regalo di natale anticipato, quanto fatto da Belli che in allenamento aveva fatto solo la rifinitura e ieri ha tirato da tre con il 57,1% (16p e 17 di valutazione).
L’impressione ricevuta è che la Note di Siena abbia dato una prestazione di coralità e sussidiarietà. Alla rinfusa sui singoli. Tilli si è giustamente meritato quasi diciotto minuti in campo. Mai sufficientemente ricordata l’importanza del capitano Edoardo, l’imprescindibile. Maghelli non ha tradito in un momento caldo, sporcando il suo score con un tiro a buon fine e due palle recuperate preziosissime. Ragusa, giustamente applaudito, è tornato ad essere parte del collettivo, anche se deve acquisire un po’ di esperienza sulle rimesse e sui blocchi; possibile che metà dei suoi falli avvengano lontano da canestro?
La svolta della gara? A parte quelle ansie passate per lo 0-9 in avvio di ripresa (41-43), come dice coach Betti… Se si difende bene, c’è più possibilità in attacco. La difesa, come segnalato altre volte, porta a un chiaro differenziale tra palle perse e recuperate. Se l’Olimpia ha avuto un saldo -11 (17-6), la Mens Sana ha avuto un +4 (9-13) che ha fatto pesare in punti (21 Sie, 3 Oli). La partita si decide a metà del quarto quarto. L’Olimpia va presto in bonus e continua con la sua difesa aspra… Trova però la serata in cui la Note di Siena tira i liberi con il 92% che raggiunge, dalla quasi parità, il massimo vantaggio: +18 (81-63).
Ora tutto da riazzerare, mercoledì c’è la trasferta a Cecina contro una squadra che sicuramente non sfigurerà questo pomeriggio nella trasferta di Lucca. Il programma della seconda di ritorno viene completato da San Miniato-Virtus e Castelfiorentino-Spezia, mentre ha dell’eccezionale la limpida vittoria del Costone in casa della capolista, ora appaiata a 18p, Use Empoli (64-70).