La segretaria Salluce annuncia progressi interni e aperture al centrosinistra, ma sul territorio pochi segnali concreti di un fronte unito
La segretaria del Partito Democratico di Siena, Rossana Salluce, ha recentemente dichiarato – in un video – l’avvio di una fase di rinnovamento del partito, accompagnata da un percorso volto a costruire un’alternativa alla guida di centrodestra della città. Sul fronte interno, Salluce ha indicato le iniziative promosse nei circoli sui temi del lavoro e dell’Europa come segnali tangibili di questo cambiamento.
Tuttavia, per quanto riguarda la creazione di un’alleanza più ampia, le sue parole, pur lasciando intendere incontri e avvicinamenti con componenti civiche e forze di centrosinistra, non si traducono al momento in comunicazioni ufficiali o resoconti dettagliati da parte dei protagonisti. Ciò suggerisce una fase ancora preliminare, un “se son rose fioriranno” che necessita di ulteriori sviluppi per concretizzarsi
Il video dice poco, anche perché probabilmente ha più l’intento di creare attenzione su una iniziativa che viene annunciata ma non specifica, per il prossimo 17 maggio. Probabilmente si tratta di un incontro con la Sindaca di Assisi? Vedremo…

Nel frattempo, Movimento Cinque Stelle, Siena Sostenibile e i Verdi stanno portando avanti – ciascuno per proprio conto – un’iniziativa sulla città. Se Siena Sostenibile è attiva su questo fronte da due anni, le altre due forze politiche appaiono in fase di organizzazione. M5s sta andando verso il congresso. I verdi lo hanno appena svolto, il congresso. Queste tre forze, nei rispettivi documenti, sembrano non nascondere una potenziale convergenza verso il centrosinistra. Ma il loro approccio sembra improntato alla prudenza, dettata probabilmente dalla percezione di un Partito Democratico ancora internamente diviso. E poi c’è Italia Viva …
Come osservato da alcuni, queste realtà civiche e politiche appaiono ancora come “satelliti distanti dal pianeta PD”, quasi in attesa di dinamiche regionali per avviare un confronto più strutturato.
All’interno del PD, si distingue la minoranza di #controcorrente, capace di esprimere una visione autonoma e di mantenere un legame significativo con la città in diverse aree e circoli. Questa componente, pur critica, rimane parte integrante del partito.
Parallelamente, si registra un’evoluzione differente con Passione Democratica, che sembra aver intrapreso una sorta di “scissione silenziosa”. Attualmente presente soprattutto sui social media, le relazioni che sta coltivando lasciano presagire una futura attività più concreta sul territorio.
A queste dinamiche interne ed esterne si aggiungono le riflessioni di figure come Pierluigi Piccini, il quale ha ammonito sul rischio di una “sinistra senza visione” di trasformarsi in “un’entità sterile”, sottolineando l’importanza di una proposta politica chiara e definita.
Gli appuntamenti futuri, come i referendum e le elezioni regionali, rappresenteranno banchi di prova cruciali per comprendere le evoluzioni del panorama politico cittadino e per distinguere ciò che avrà una reale prospettiva da ciò che potrebbe rivelarsi effimero.
È innegabile che la vittoria congressuale di Rossana Salluce e la riattivazione, seppur parziale, dei circoli rappresentino dei passi avanti. Altrettanto innegabile è il ruolo imprescindibile del PD nell’attuale opposizione e nel futuro centrosinistra. Tuttavia, la direzione che prenderanno gli eventi non appare ancora scontata.
La segretaria Salluce si troverà presto di fronte a scelte cruciali che, forse, sta momentaneamente posponendo. Il tempo per incarnare la “novità” sta per scadere, come evidenziato dalle recenti interrogazioni sull’assenza di voce” del PD nel dibattito cittadino, sollevate ad esempio da Stefano Bisi. Magari Bisi pensava alla Presidente della vicina regione Umbria, che in visita a Siena si presta in favore di Siena Ideale…
Un testo di non chiara attribuzione circolante online rincara la dose, sottolineando il bisogno di una “forza progressista che sappia indicare una direzione chiara per lo sviluppo, per il lavoro, per un ruolo da protagonista” a Siena. Il PD, pur riconosciuto come “perno imprescindibile del centrosinistra”, si troverebbe a fronteggiare una “sfida interna”, con una “percezione di una chiusura, di una difficoltà nel coinvolgere pienamente le diverse sensibilità” che ostacolerebbe la costruzione della coesione necessaria in vista delle prossime elezioni.
Il testo citato si fa ancora più critico nei confronti dell’operato di Rossana Salluce, menzionando un modo di comunicare percepito come “impersonale e artificiale” e una presunta “copertura dell’inconsistenza di alcuni segretari di Circolo”. Vengono inoltre evidenziate una “assenza di dialogo con la minoranza congressuale” e una “totale inattività sui temi dell’Amministrazione Comunale”.
La conclusione del testo è un appello a un “approccio critico e autocritico” e a una “verifica costante del percorso intrapreso”, avvertendo sul rischio di un isolamento del PD e di un’ulteriore complicazione nella costruzione di un’alternativa credibile a causa di una leadership percepita come distante dalla città e incline a valorizzare figure legate a passate sconfitte. L’auspicio è che il PD compia un “passo decisivo verso una maggiore unità interna e verso una proposta inclusiva” per presentarsi unito e competitivo nel 2028. In caso contrario, si paventa la prosecuzione di percorsi civici e politici alternativi.
Queste parole, pur non essendo quelle di chi scrive questo articolo, e neppure fatte proprie, se è impossibile capirne la reale incidenza nei processi futuri, offrono tuttavia spunti di riflessione significativi sullo stato attuale del dibattito politico senese e sulle sfide che attendono il Partito Democratico nel suo percorso di rinnovamento e di costruzione di un’alternativa di governo per la città. E probabilmente la Segretaria del Pd farebbe bene a prendere il toro per le corna e affrontare le critiche.