Pochi posti come Siena dove è tanto bello fare basket

Paolo Betti firma il rinnovo con la Mens Sana. L’annuncio ufficiale e le prime dichiarazioni

Addì 18 giugno, giorno dedicato ai santi martiri Marco e Marcelliano, la Mens Sana ci allieta. Maturati i tempi, letti i documenti, imbastite le strategie, arriva la scontata comunicazione ufficiale che, per la stagione 2024/2025, coach Paolo Betti sarà ancora alla guida tecnica della Note di Siena Mens Sana Basketball. Il naming della squadra non è invece novità in quanto gli accordi con il patron del Gruppo Mac Gianluca Rotondi erano triennali fin dall’inizio.

La comunicazione Mens Sana ha collettato un po’ di materiale in tema, a cominciare dalle prime dichiarazioni di coach Betti…

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𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 allora, 𝐬𝐭𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟒-𝟐𝟎𝟐𝟓 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐚 𝐒𝐢𝐞𝐧𝐚…

“Usando parole semplici, sono molto contento. La cosa che mi rende felice è che sia da parte mia che da parte della società non c’è mai stato alcun dubbio sul proseguire questa avventura insieme”.

𝐋’𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐯𝐞𝐯𝐢 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐞𝐫𝐚𝐯𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐥 𝐏𝐚𝐥𝐚𝐎𝐫𝐥𝐚𝐧𝐝𝐢 𝐞 𝐚𝐯𝐞𝐯𝐢 𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐥𝐮𝐜𝐢𝐝𝐢… C𝐨𝐦𝐞 𝐡𝐚𝐢 𝐞𝐥𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐢𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐠𝐢𝐮𝐝𝐢𝐜𝐡𝐢 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐚 𝐒𝐢𝐞𝐧𝐚?

“Sicuramente ci sono due aspetti. Quello a caldo e quello di ora che sono passate alcune settimane ed è possibile fare un’analisi più lucida e corretta. Al termine di Gara 5 c’era veramente il rammarico. Quando arrivi a vedere il traguardo la domanda che ti fai è quanto sarebbe stato ancora più bello se avessimo vinto quella partita li. Adesso che metabolizzi quella sconfitta e analizzi tutto il percorso, posso dire che è stata un’annata quasi perfetta, un’annata dove tutto è andato bene, a partire dal rapporto con la società, con i dirigenti, con la squadra; per l’impegno che tutti noi abbiamo messo in allenamento per crescere giorno dopo giorno e sicuramente tutto quello che ho e che abbiamo ricevuto dal pubblico, dai tifosi e da questa straordinaria città. Una cosa incredibile una soddisfazione immensa”.

𝐀𝐝𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐬𝐢 𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚 𝐚𝐥 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨 𝐚𝐥 𝐧𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐢𝐩𝐞𝐬𝐜𝐚g𝐠𝐢𝐨, 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐜𝐢 𝐬𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐩𝐚𝐫𝐚?

“Chiaramente siamo in attesa di capire a quale campionato parteciperemo – probabilmente andrà attesa la scadenza dei termini del 7 luglio prossimo, momento in cui tutte le aventi diritto formalizzeranno le proprie iscrizioni ai campionati, ndr -, ma sono davvero contento che la società abbia intrapreso questo percorso. Stiamo cercando, insieme a Riccardo Caliani, di portare avanti alcune decisioni, sia nel rispetto del passato che in previsione di fare una categoria superiore, importante e ancora più impegnativa rispetto alla serie C.
Alla base di tutto però quello che voglio è ricercare quelle caratteristiche che hanno fatto la nostra fortuna la scorsa stagione; quindi freschezza fisica, voglia di aggredire la partita, correre, giocare in velocità. Tutte caratteristiche che vorremmo ricercare nei nostri giocatori indipendentemente dalla categoria”.

𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐢 𝐭𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐯𝐢𝐯𝐨 𝐥’𝐞𝐧𝐭𝐮𝐬𝐢𝐚𝐬𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐜’𝐞̀ 𝐢𝐧𝐭𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐞𝐧𝐬 𝐒𝐚𝐧𝐚?

“Sicuramente con una squadra che abbia ben in testa che quando sei di fronte ad un pubblico del genere che ti butta addosso tutto questo amore e affetto lo devi ricambiare con il massimo dell’impegno. Se è vero che si impara sempre dal passato, dalle esperienze passate, quella dell’anno scorso ci deve servire da esempio. Siamo partiti con una squadra che magari non aveva il favore del pronostico, ma che a ogni partita ha lottato, a ogni partita ha fatto vedere l’unità e la voglia di crescere. Questo è un aspetto che il nostro pubblico ha notato e quindi anche il prossimo anno dobbiamo ripeterci. Giocare uniti e anche consapevoli di giocare per una maglia importante, per una città che ci sostiene, ma soprattutto sentirsi questa responsabilità ogni volta che scendiamo in campo perché al netto di tutto ci sono pochi posti in Italia dove è cosi bello fare pallacanestro”.

Sintetico ma esaustivo il diggì Riccardo Caliani che aggiunge il suo commento sull’ufficializzazione della conferma. “Era un annuncio che sapevamo avremmo dato. Paolo è stato un pezzo fondamentale che ha reso straordinaria la nostra passata stagione. Non è banale essere coach alla Mens Sana: ci si prendono grandi onori, ma si devono portare grossi pesi e oneri. Paolo ha avuto lo scorso anno un gruppo discreto di giocatori di livello che ha saputo trasformare in una squadra che ha lottato fino all’ultimo possesso della Gara 5 della finalissima. Sapevamo già quando arrivò che aveva una forte preparazione tecnica e oggi siamo soddisfatti per programmare assieme a lui la nuova stagione. Sono particolarmente soddisfatto perché ritengo che fra direttore e allenatore non ci debbano essere vicendevoli forzature o screzi su una modifica al roster o allo staff; con Paolo non ci sono mai stati, anche perché al di là dei contratti il nostro è un rapporto impostato sui valori umani. E’ molto importante. Andranno cambiati dei livelli nel futuro roster e conto che con Paolo riusciremo a costruire un percorso ben avviato”.

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