Su mura e patrimonio, un Comune distratto e senza visione?

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del vicepresidente di Italia Viva Area Senese e specialista nelle professioni Legali Piero Savorgnan e del delegato alla cultura Christian Pio Ventre.

Siena, città dal patrimonio culturale inestimabile, ha sempre tratto la sua identità dalla fusione tra arte, storia e territorio. Tuttavia, l’attuale amministrazione, sotto la guida Fabio, sembra aver smarrito completamente questa direzione. La gestione del patrimonio culturale senese, invece di essere il motore della crescita e della visibilità della città, appare una nave senza rotta, galleggiando tra interventi tardivi e progetti senza una vera pianificazione. Un caso emblematico di questa totale inefficacia è quello delle mura di Siena, un simbolo della nostra città che è stato lasciato in uno stato di abbandono, con crolli, vegetazione incolta e nessun intervento concreto. Ora, finalmente, il Comune sembra essersi accorto del problema, mi auguro la predisposizione di interventi concreti.

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Le mura di Siena sono uno dei sistemi fortificati medievali meglio conservati d’Italia, un simbolo della potenza della Repubblica Senese. La loro salvaguardia dovrebbe essere una priorità, è necessario un progetto di recupero che oggi appare, purtroppo, come una risposta tardiva e priva di visione. Le domande che ci poniamo sono tante: perché ci si accorge del problema solo adesso? Perché non è stata adottata una strategia di manutenzione ordinaria e preventiva? Perché, invece di intervenire con decisione, si è sempre aspettato che la situazione peggiorasse?”

Secondo il delegato alla cultura Christian Pio Ventre: “Il nuovo progetto di restauro, che prevede interventi di valorizzazione e la creazione di percorsi pedonali, potrebbe sembrare una soluzione. Tuttavia, anche qui, i dubbi sono legittimi. A quali garanzie possiamo appellarci per una manutenzione continuativa delle mura, se l’amministrazione ha mostrato inadeguatezza nell’affrontare la questione? Quali soluzioni saranno adottate per garantire che la valorizzazione non sia solo un fuoco di paglia? E soprattutto, che fine faranno le proposte di coinvolgimento della cittadinanza? Siena ha bisogno di un piano culturale che parta dal basso, che includa la partecipazione di cittadini e associazioni, ma su questo, l’amministrazione è silente”.

E non è solo la cinta muraria a essere nel dimenticatoio. Molti altri luoghi simbolo della nostra storia e cultura sono stati lasciati in balia di sé stessi. Parliamo di Porta Camollia, delle porte storiche, di Santa Maria della Scala e di tantissimi altri siti che, se adeguatamente gestiti e promossi, potrebbero rappresentare risorse uniche per la cultura e il turismo senese.

Invece, questi luoghi continuano a essere trascurati, in attesa di restauri promessi ma mai realizzati, di progetti che non decollano e che non riescono a risvegliare la potenzialità che Siena ha da offrire. La Fortezza Medicea, che potrebbe essere uno dei punti di riferimento culturale più importanti della città, è un altro esempio lampante di cattiva gestione. Nonostante alcuni eventi estivi, come i concerti e i progetti sporadici, la Fortezza non ha mai beneficiato di un piano organico di valorizzazione. Ogni iniziativa sembra essere un episodio isolato, privo di un filo conduttore, senza un vero progetto a lungo termine che ne garantisca il futuro.

A tal proposito vorrei ricordare che il gruppo di Italia Viva insieme al presidente David Chiti si è sempre battuto per riportare la cultura, le infrastrutture, il patrimonio e la viabilità al centro dell’attenzione. Mi preme anche sottolineare la questione dell’uso dei quattro bastioni in fortezza. Vorrei comprendere che uso di destinazione l’amministrazione comunale vuole dare, in realtà potrebbero essere una risorsa per la città e la cittadinanza andando a creare un nuovo spazio sociale aperto a tutti e per tutti, dall’arte e dalla cultura fino all’enogastronomia, innumerevoli sono i progetti che vorremmo proporre e che abbiamo proposto rendendo complice tutta la cittadinanza.

Mi preme anche porre all’attenzione la questione del percorso delle Valli Verdi dove abbiamo affrontato il problema attraverso un progetto di riqualificazione e di recupero di un sentiero naturalistico che può essere definito il cuore verde della città, questa tematica deve beneficiare di più attenzione da parte dell’amministrazione. Talvolta ci sono tratti chiusi o inaccessibili che possono precludere una piena fruibilità di un’ampia area verde nel cuore di Siena.

Italia Viva ha lavorato e continua a lavorare nell’ottica di riportare: la cultura nei quartieri; l’attenzione nella cura al patrimonio ed a migliorare la viabilità cittadina. Non intendiamo vanificare i nostri sforzi continuando a lottare per le nostre idee.

Piero Savorgnan

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