Sulla stazione AV serve coraggio, non ambiguità

Intervista a Giovan Battista Zona: “Siena non ha bisogno di battitori liberi: chi governa scelga”

Zona salve. Passione Democratica ha pubblicato un post molto critico verso Siena Ideale. Da dove nasce questo intervento così diretto?

“Nasce da una situazione di incoerenza politica che i cittadini vedono chiaramente. Siena Ideale è parte della maggioranza comunale, con incarichi e visibilità, ma quando si parla della stazione AV si mette di lato, quasi volesse apparire come forza critica o neutrale. Questo doppiogiochismo è inaccettabile: se governi, devi decidere, non commentare da spettatore”.

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La collocazione a Creti-Farneta è il punto caldo. Passione Democratica la sostiene?

“Noi sosteniamo una cosa più semplice e più radicale: serve trasparenza, responsabilità e coraggio nel decidere. Se Creti è l’ipotesi che ha trovato maggiore apertura da RFI e sostegno da chi guida il Comune di Siena, allora si proceda senza ambiguità. Ma si dica chiaramente. E soprattutto si spieghi cosa significa per il futuro della città: quale mobilità, quale impatto economico, quali connessioni”.

Ma voi siete per Creti o no?

“Noi siamo per una stazione che serva davvero Siena, e che non sia solo un punto sulla mappa. La collocazione è importante, ma ancor di più conta come ci si arriva, chi la usa, che servizi le gravitano attorno. Creti è una possibilità, certo, ma dev’essere accompagnata da un progetto solido di mobilità sostenibile. Altrimenti resta un’illusione infrastrutturale utile solo a fare conferenze stampa”.

Secondo alcuni, state riempiendo uno spazio che il PD non presidia. È così?

“Noi non ci interessiamo dei vuoti altrui. Passione Democratica è nata per essere una voce progressista, ecologista, capace di dire le cose in maniera schietta. Non siamo una corrente, non siamo un contenitore elettorale: siamo un gruppo che si occupa di politica, che lavora per la città e con la città. Se altri partiti esitano, noi parliamo. Se altri inseguono posizionamenti, noi portiamo proposte”.

In concreto, cosa proponete ora sulla stazione AV?

“Tre cose: chiarezza da parte del Comune su dove si vuole arrivare. Discussione pubblica vera, con cittadini, tecnici, comitati. Impegni precisi sulle connessioni tra Siena e l’eventuale stazione, che oggi mancano del tutto nel dibattito. E poi una raccomandazione: non si costruisce consenso con la geografia ma con la visione. La stazione AV deve essere un pezzo di un futuro più giusto, più accessibile, più ecologico. Non solo un punto nero su una carta”.

E alla maggioranza comunale cosa dite?

“Che è il momento di decidere. E soprattutto, di smetterla con il balletto dei distinguo. Governare è scegliere. Chi sta in maggioranza non può fare l’oppositore part-time. E chi parla a nome della città deve farlo con coraggio. Se non ora, quando?”

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