L’ex capogabinetto del Comune di Siena si dichiara dispiaciuto per l’amica Anita Francesconi
Incontriamo il “Richelieu” Daniele Tacconi, divertito per le nostre uscite non concordate, comodamente seduto sotto un ombrellone del bagno Raffaello a Marina di Grosseto; sorseggia un vermentino ghiacciato e succhia un toscano.
Mette subito le mani avanti. Nessun diritto di replica solo per confermare che “lui con quello che sta accadendo a Siena, e in Forza Italia in particolare, non c’entra nulla”. Segue ovviamente gli sviluppi – probabilmente con qualche informazione privilegiata, aggiungiamo noi -; sorride ma non raccoglie.
Dice di essere “sinceramente dispiaciuto per la sua amica Anita Francesconi che oggi vede compromesso un lungo e paziente lavoro di relazioni sviluppatosi negli anni”.
Incalzato, si limita ad affermare: “conosco tutti e sono amico di tutti. Che dire? Delle due l’una: o era sbagliato proporsi da parte di Forza Italia l’obbiettivo di tornare ad essere una forza politica centrale dello schieramento di centrodestra, oppure a Siena questa scelta non si è compresa o più semplicemente non la si vuole fare”. Se fossimo a sinistra e ai tempi della Prima Repubblica la considerazione e che “sarebbero definiti settari”.
Insomma il “nostro” tira un sospiro, un sorso di vermentino, ci appesta col toscano e guarda avanti. Avanti dove? Qui è più ermetico, si intuisce che guarda alle Regionali del prossimo anno.
“Ma non certo per scendere in campo”, rende subito chiaro. “Se qualcuno volesse davvero provare a vincere” – rivincere anche? gli chiediamo, consapevoli del suo rapporto, datato, con Eugenio Giani, ma sfugge alla battuta… -, per qualche consiglio, perché no, potrebbe essere disponibile.
Naturalmente se ne parla a partire dal prossimo autunno-inverno. Per il fresco, insomma.
