Teatri di Siena, chiacchierata con Vincenzo Bocciarelli

Dal Piccolo Teatro della Sergardi a quello di Strehler, un’amicizia segnata dai racconti letti a casa durante il Covid

Vincenzo Bocciarelli nasce a Bozzolo in provincia di Mantova e dopo pochi mesi la sua famiglia si trasferisce a Siena. La formazione artistica si realizza frequentando l’Istituto d’Arte Duccio Buoninsegna e contemporaneamente studia al Piccolo Teatro di Siena. E’ lì che appena quindicenne interpreta il ruolo di Fulgenzio in Gl’innamorati di Carlo Goldoni e poi il ruolo di Ippolito nella Fedra di Lucio Anneo Seneca e recita in Vigilanza Stretta di Jean Genet.

Questi sono i tuoi inizi di artista, quali emozioni hai provato così giovane a recitare in ruoli così importanti?

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“Le emozioni che ho provato nell’affrontare, già da giovanissimo questi ruoli così impegnativi, sono emozioni che non dimenticherò mai, hanno sancito un patto, un’alleanza con il teatro che ancora oggi, a distanza di tempo, restano insieme ai ricordi di quegli spettacoli, impressi nella memoria e nel cuore”.

Successivamente Vincenzo vince la borsa di studio all’Accademia del Teatro di Palmi dove riesce ad acquisire un approccio didattico teatrale importante e sarà questa preparazione che gli permetterà di  essere  ammesso alle selezioni per entrare nella scuola del Piccolo Teatro di Milano che era diretta da Giorgio Strehler.

Raccontaci qualcosa di questo percorso di studio e di recitazione che hai affrontato…

“Sono state diverse le fasi di preparazione e di formazione all’inizio della mia carriera: la scoperta del teatro a Siena e precisamente al piccolo teatro di Siena, grazie all’incontro con la Baronessa Margherita Sergardi, personaggio storico e culturale della città. Lei ha permesso a tanti giovani di iniziare un percorso nel mondo del teatro. Successivamente la mia fuga nottetempo da Siena e l’incontro con l’Accademia di Palmi dove c’erano anche docenti internazionali, che venivano dal mondo di Eugenio Barba, Pina Baush e con la direzione di Alvaro Piccardi. Sono stati mesi fondamentali e di preparazione per accedere alla scuola del Piccolo Teatro di Europa diretta da Giorgio Strehler. Questo è stato l’incontro con il mondo del teatro con la T maiuscola e con una squadra di docenti straordinari; e soprattutto con il privilegio di debuttare, ancora ragazzino in uno spettacolo come il Faust Festival insieme a grandi nomi del teatro come Giulia Lazzarini, Franco Graziosi e Tino Carraro”.

Vincenzo Bocciarelli

Hai avuto esperienze teatrali, cinematografiche e televisive di grande spessore. Sarebbe interessante conoscere le caratteristiche e le differenze di questi tuoi impegni di recitazione nei vari ambienti…

“In ogni situazione professionale in cui mi sono trovato ad esprimere la mia arte, l’approccio è sempre stato lo stesso, cambia solo il metodo a seconda della situazione. Io credo fortemente nel metodo che ogni attore crea per sé e da sé, che è frutto di un’esperienza personale e di grande generosità, autenticità e sincerità nei confronti del pubblico”.

Nella tua pagina di Wikipedia c’è l’elenco dei vari importanti premi che hai avuto, se vuoi, ci puoi raccontare la tua emozione quando hai ricevuto questi premi per la tua preparazione e competenza artistica?

“Nel corso della mia carriera ho ricevuto tanti premi, tanti riconoscimenti ed attenzioni di merito, ma il premio più grande per me resta sempre ciò che il pubblico ti restituisce attraverso la stima, l’affetto e la fedeltà nel tempo”.

La città dove sei cresciuto ti ha riconosciuto per la tua grande professionalità ed infatti il 17 gennaio 2024 sei stato ufficialmente nominato dal Sindaco di Siena Nicoletta Fabio Direttore Artistico dei Teatri di Siena. Penso sia stato emozionante e di grande soddisfazione ricevere un incarico così importante e di grande valore. Sei stato meravigliato da questo incarico? Quali sono stati i tuoi pensieri?

“Come tutte le cose meravigliose che accadono nella vita, sono spesso inaspettate. Infatti se 20 anni fa mi fosse stato chiesto come mi sarei immaginato alla mia età, mai avrei pensato di ricoprire un ruolo così importante e di grande responsabilità, anche se in maniera inconsapevole ero arrivato ad un momento della mia vita in cui avevo bisogno di una fase nuova nella mia carriera, di nuove sfide ed un percorso artistico più stimolante e ad ampio raggio”.

Parlaci della programmazione teatrale senese e dei principali appuntamenti per incuriosirci ed informarci…

“Dopo il grande successo di SBOCCIA L’ESTATE, la mia prima stagione estiva ha preso il via la stagione invernale 2024/2025 dei Teatri di Siena curata da me, con un grandissimo successo di pubblico e critica con il musical di Aladin, che ha registrato il totale sold-out, come del resto sta accadendo per quasi tutti gli spettacoli in programmazione. Il cartellone SIPARIO ROSSO/SIPARIO BLU e GRAN GALA DELLA LIRICA sono disponibili sul sito. Ricordo che i principali teatri della città sono il Teatro dei Rinnovati e il Teatro dei Rozzi che sono due meraviglie storico-architettoniche della città”.

In questo periodo è venuto a mancare Glauco Mauri che è stato un tuo grande maestro. Lui considerava la sua grande arte una trasmissione di emozioni verso il pubblico. Che cosa ha significato per te incontrarlo?

“L’incontro con Glauco Mauri ha rappresentato per me la realizzazione di un sogno, iniziare giovanissimo con grandi ruoli da protagonista nei più importanti teatri italiani, l’inizio dell’attività e del mestiere di attore”.

Noi ci siamo incontrati durante la Pandemia, perché Vincenzo Bocciarelli teneva ogni pomeriggio un evento su Facebook, dove dipingeva e recitava alcuni racconti che arrivavano dalle persone, che seguivano questi appuntamenti. Durante questi mesi ha letto e recitato molti miei racconti.

In quel periodo Vincenzo ha realizzato una raccolta di racconti intitolata “Sulle ali dell’arte“ edito da Eventi Accademia. Su youtube ci sono molti miei racconti recitati egregiamente da Vincenzo ed è così che ci siamo conosciuti. Grazie Vincenzo.

Ora ti chiedo di dire qualcosa per concludere questo importante incontro e ti ringrazio di averci dedicato il tuo prezioso tempo...

“Io ringrazio, te cara Meri Lolini perché insieme, durante un periodo così sofferente, difficile, attraverso la creatività, la condivisione e l’amore nei confronti del pubblico, siamo riusciti a portare la luce nel buio dell’incertezza e del dolore”.

Meri Lolini

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