La seconda edizione del progetto di Terrecablate con gli studenti dell’Istituto Artusi, alla mensa dei poveri di San Girolamo
Terrecablate e l’Istituto Artusi di Chianciano riportano la “Solidarietà a tavola”, il progetto benefit di Terrecablate che vedrà i giovani aspiranti cuochi dell’istituto alberghiero impegnati, per quattro giornate, nella cucina della mensa dei poveri di San Girolamo. Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, la società senese di telecomunicazioni ha deciso di riproporre questi appuntamenti ritenuti particolarmente istruttivi, in accordo con gli insegnanti e con suor Nevia, che gestisce la struttura dove ogni giorno oltre 60 persone si recano per mangiare un pasto caldo.
I 16 ragazzi dell’ultimo anno del ciclo di studi, divisi in gruppi, si alterneranno una volta alla settimana ai fornelli per preparare il pranzo che dovrà sempre comprendere due primi, pasta e zuppa, un secondo di carne o pesce e la frutta, materie prime fornite da Terrecablate ed acquistate dai punti vendita senesi.
A guidarli nella preparazione delle pietanze ci saranno cuochi professionisti che hanno dato la loro disponibilità a partecipare al progetto: il primo è stato Gianluca Passaniti, ex studente, oggi impegnato nella cucina di un ristorante senese, che contattato dalla scuola ha accettato molto volentieri. “Mi piace aiutare il prossimo – ha detto il giovane cuoco -, ho accettato la proposta di guidare la brigata di studenti sia per senso di appartenenza all’Istituto Artusi dove mi sono diplomato, poi perché è importante fare volontariato”.
Nelle prossime settimane ad affiancare gli studenti in cucina ci saranno lo chef Michele Vitale, che già lo scorso anno aveva collaborato al progetto e un altro ex studente, Costantino Pais.
Suor Nevia ha accolto a braccia aperte il ritorno degli studenti a San Girolamo. “Che bello vedere questi giovani in cucina – ha commentato la religiosa -, sono contenta che siano qua perché parlare teoricamente dei poveri non è come fare un’esperienza di questo genere. Ogni giorno decine di persone in difficoltà vengono a pranzare a San Girolamo, ci sono ragazzi da tutto il mondo e noi li accogliamo offrendo piatti caldi. Loro ci ringraziano sempre”.