Rotondi annuncia amore perpetuo se… le fragranze vanno, Frati dà appuntamento al raduno dopoPalio
Sono i titoli di coda prima di andare in vacanza, ma sono anche annunci importanti quelli che la Mens Sana Basketball ha lasciato partire dal nuovo shop della Note di Siena, in via dei Rossi 63.
Consideriamo i più importanti quelli dell’ospite, Gianluca Rotondi, il patron del gruppo MAC. Alla stampa parla da tifoso entusiasta, al presidente Frati augura di ritrovarsi ogni fine luglio con una promozione in tasca e il solo… problema di reperire i soldi per fare la categoria superiore, annuncia da subito un “cadeau” per la società biancoverde, ossia una percentuale aggiuntiva di sostegni per ogni confezione venduta dei prodotti di Note di Siena, si rivolge infine a tifosi e città confermando il suo ruolo di title sponsor: “Aiutatemi ad aiutare la Mens Sana a tornare grande. Ho un’impresa che deve crescere anche grazie a voi”.
Lo shop aprirà il 3 agosto – per ora funziona il market on line -, le fragranze saranno lì, nessuno è costretto, ma fatevi prendere almeno dalla curiosità per i profumi che portano il nome della società biancoverde.
Il grosso della conferenza stampa se lo prende il presidente Francesco Frati, sempre più calato nel ruolo, sempre più a suo agio. La fa lunga prima di dire il nuovo acquisto, ma lo fa con stile: “Grazie ai ragazzi – e giù tutti i loro nomi in ordine alfabetico – che ci hanno lasciato, grazie a tutti coloro che sono restati o sono arrivati e che si sono impegnati con noi prima ancora di avere certezze sul futuro campionato di riferimento della Mens Sana”.
E finalmente ecco il nome. Un ragazzone, un cinque, Jacopo Ragusa, 204 cm per 104 kg, nato il 5 giugno 2000, pugliese. Il suo palmares dice che si è formato in Puglia e da lì è andato riserva a Roma (A2) e poi è tornato nella sua regione, studia Scienze della Comunicazione, l’ultima maglia indossata è quella di Roseto, ha un record di 22 rimbalzi, sullo score raggiunge la doppia cifra in B interregionale e trova qualche difficoltà in più in B nazionale. Il suo rapporto con la Mens Sana è iniziato con un “NO”. Non avrà il numero di maglia 5, il giorno in cui è nato, ci sarà tempo per raccontargli di Terrell McIntyre.
Vogliamo pensare a lui come una gemma grezza. Giovane in una squadra di veterani giovani: è evidente che la dirigenza – ieri Caliani non c’era, “questioni personali” ha detto il Pres che si attende da lui ancora un nome, mezzo quattro e mezzo cinque – non si sta orientando su “usati sicuri” com’era Persico la scorsa stagione, ma vuole potenziali titolari da includere in un gruppo che deve continuare a crescere. Chiaro che coach Betti non le vincerà tutte il prossimo anno, ma a chi vorrà batterci farà venire il fiatone. Ed è anche chiaro, per ora, che le difese avversarie non potranno convergere su un unico terminale offensivo biancoverde. In più Jacopo tira stabilmente i liberi sopra il 60%. E infine non spiegandoci perché l’occhio della Mens Sana sia andato così lontano per trovarlo, dobbiamo accontentarci di quel che ci viene detto: c’è la garanzia e la raccomandazione di Federico Lestini.
Le altre cose che ha detto il presidente sono queste… Mens Sana e Polisportiva hanno raggiunto un accordo che migliora il passato: ci sarà un coordinamento tecnico unico anche per i giovani che saranno tesserati Basketball e non nell’Academy. La foresteria che aveva lo scorso anno un solo ospite, oggi ne aggiunge tre. Quindi ci saranno quattro ragazzi, promesse del basket europeo – poi un giorno Caliani ci spiegherà se sono conseguenti al suo corteggiamento a Lavrinovic -, da accudire e far studiare.
Il raduno sarà dopoPalio, presumibilmente a metà agosto. In un recente incontro che ha fatto il punto sui lavori nel campo centrale, l’amministrazione comunale ha detto “tranquilli!”. Punta anch’essa a quella data. Una decina di giorni dopo inizierà la campagna abbonamenti; prima non è possibile perché è al momento ignota la formula di gioco e quindi non si sa se saranno ancora quindici le partite casalinghe della regular season.
Il Presidente si augura che la tifoseria saprà capire e stare accanto alla squadra che sta a significare che ci saranno dei rincari e delle polemiche feroci e inutili come ogni anno. Quando si arriva a quel momento tutti scordano che questa è una Mens Sana costruita dal basso e che le banche stanno ancora al largo dal PalaEstra che, essendo giunta a scadenza la sponsorizzazione del naming, può al momento esser chiamato di nuovo PalaSclavo.
E ultima cosa da ricordare: l’acquisto che probabilmente determinerà le ambizioni vere della Mens Sana il Diggì Caliani e il coach Betti lo faranno in base alle stime finanziarie.