Grati per le righe argute del professor Mario Ascheri, torniamo con esse per raccontare, a chi non l’ha vista, cos’è stata e come è andata la rappresentazione dell’opera Tosca ai Rinnovati lo scorso 14 ottobre. L’evento è stato organizzato dalla Contrada della Pantera, dall’Associazione Liricando e dall’Associazione Centro Storico Città di Siena con il sostegno di Estra e Comune di Siena che ha concesso il Teatro a titolo gratuito. L’opera di Puccini ha chiuso gli eventi programmati per il centenario della nascita di Ettore Bastianini.
Puccini a Siena
Serata eccezionale ai Rinnovati per un evento eccezionale. Portare in scena la Tosca non è impresa da tutti i giorni. Opera complessa, drammatica, impegnativa per tutti: non solo per la regia e gli interpreti.
A Siena poi. Ed eseguirla per ricordare Ettore Bastianini, senese illustre, conosciuto in tutto il mondo, in questo caso omaggiato dalla Contrada, la Pantera, di cui fu attivo dirigente. Il tutto ha assunto un rilievo particolare. I Rinnovati sono stati gremiti di giovani e meno giovani, offrendo un pubblico delle grandi occasioni. Trepidante, attento.
Cristina Ferri è stata interprete appassionata. Ci ha dato una Tosca affascinante, nei suoi momenti affettuosi e, più spesso, angosciati. È stata una grande prova: ci ha fatto capire che lo era per lei ma lo è stata anche per noi, travolti dalla sua interpretazione.
Non a caso ha ringraziato alla fine ricordando – ho sentito bene – che è stato uno spettacolo “di senesi per senesi. Questa è Siena”. Esatto, ci sono momenti imprevedibili. La serata è stata memorabile, come poche altre!
Alti e bassi di una città già capitale d’uno Stato e ora in un momento difficile. Le contrade hanno collaborato fortemente, e hanno colto nel segno.
Mario Ascheri