Uniti per la Mens Sana: il sogno continua

Il presidente di Io Tifo Mens Sana Stefano Parrini lancia la sfida ai tifosi: «Non è solo basket, è identità. Chi si abbona diventa parte della storia.

- Advertisement -

Caro Presidente, sei in vacanza? La nuova stagione è appena iniziata con il raduno dei giocatori ed è sembrato, conferenza stampa e interviste alla mano, un ambiente bello carico, tu che sensazioni hai?

Per ora niente ferie, ma per non farti preoccupare (e per farti un po’ di invidia) ti annuncio che sono previsti un paio di viaggetti in capo a due mesi. Sì, davvero un clima positivo! Per noi tifosi si annuncia una stagione di grandi aspettative. La società si è mossa bene nel confermare il nucleo di giocatori con prospettive di crescita, seppur dovendo fare scelte dolorose per l’affetto che Vittorio, Alessio, Daniele, Giulio e Jacopo si erano strameritati, e non mi dimentico di quanto Paolo Betti ha fatto. Chi è rimasto avrà un anno di esperienza in più nella categoria, e non è cosa da poco, e avremo Balsa Jokic dall’inizio, e anche questo non è un dettaglio da niente. I nuovi arrivati garantiscono fisicità e qualità mentre la guida tecnica, di grande spessore, saprà senz’altro portare quel quid che lo scorso anno gioco forza è mancato nella continuità degli allenamenti. Insomma, sulla carta l’upgrade è notevole, anche guardando alla struttura degli staff di cui la Mens Sana si è dotata.

Un pronostico?

Difficile a dirsi, formula nuova, avversari nuovi, la sensazione che alcune delle squadre che abbiamo affrontato lo scorso anno si siano altrettanto rinforzate. L’obiettivo dichiarato è l’ingresso ai playoff e mi sento di dire che l’avere sfiorato l’accesso alla poule promozione lo scorso anno, unito all’analisi della squadra 2025-’26, fa pensare che raggiungere l’obiettivo minimo sia fattibile.

Ma come, il presidente dell’Associazione dei tifosi si accontenta dei playoff?

Eh, ma io ormai sto sulla sessantina, di partite e di stagioni ne ho vissute tante. So che il risultato sportivo non è predicibile, so anche però cosa vuole il menssanino tipo: a Bergamo gli Atalantini chiedono “La maglia sudata, sempre”, noi, parafrasando quel motto diremmo “I gomiti sbucciati”. Se riuscissimo a vedere l’attaccamento di tutti i giocatori alla Storia di questa Società e a quello che significa per i tifosi, sono sicuro che ci affezioneremo ai ragazzi e che i risultati arriveranno.

Invece i risultati fuori dal campo? Le iniezioni di forze economiche fresche restano un sogno incompiuto?

Mah, guarda, in altre occasioni ti ho fatto l’allegoria del ragù, per cuocere bene ci vuole tempo e cura. Di certo l’attività dell’Associazione è stata quella di adoperarsi perché la Mens Sana tornasse appetibile agli investitori, dopo asteroidi, tremoti e tsunami che rischiavano di seppellirla del tutto. Questa è l’occasione di ricordare i tempi in cui una squadra in Serie D, potenzialmente senza un palazzetto in cui giocare, si doveva riformare, sostenere, consolidare e soprattutto si doveva scrollare di dosso gli strali del modo della pallacanestro locale e nazionale, dopo la ripartenza dalla Promozione e un anno senza basket per il Covid; eravamo sott’acqua e con un sasso al collo, in una pozza di disinteresse generale.

Ci hanno dato una mano enorme tutti gli attori coinvolti, che hanno avuto la benevolenza di sostenerci e di ascoltarci, in primis Polisportiva e Comune, ed adesso siamo sì in una categoria non di moltissimo superiore, ma guarda cos’è la Mens Sana ora, una Società che ha movimentato, lo scorso anno, tra i quattro e i cinquecentomila euro tra abbonamenti, biglietteria, giovanili e quegli sponsor che hanno finalmente potuto dare fiducia al progetto, grazie all’opera di tutti quelli che ho nominato, ITM compresa.

Noi intanto continueremo spediti verso i nostri obiettivi, e che arrivino ora, tra tre mesi o tra tre anni poco importa.

Tra una decina di giorni parte la campagna abbonamenti, che aspettative ha Io Tifo Mens Sana? Riuscirete a replicare il successo della scorsa stagione?

Anno (come diceva il mi’ poro nonno), c’è stata una congiunzione astrale che ha unito una campagna abbonamenti estremamente innovativa (grazie anche all’intervento generoso di Carrefour) alla scelta di proporre prezzi popolari, e anche per merito del traino emotivo di un finale di stagione, se non vittorioso, sicuramente entusiasmante, direi anche commovente nell’accezione pura del termine. Infatti i menssanini si sono “mossi insieme” incontro alla squadra in un numero clamoroso, settecento abbonati o giù di lì sono cifre clamorose. Ora si discute sul riproporre quella formula, forti del fatto che la qualità dello spettacolo offerto sia superiore, anche se a fronte di una diminuzione del numero di partite da disputare. I ritocchi verso l’alto saranno lievi per il prezzo del singolo biglietto, magari si chiederà un extra sforzo a chi volesse sostenere la Mens Sana occupando il posto scelto, ma comunque le bocce non sono ferme.

Anche in questo caso ITM ha voluto sostenere la Società collaborando alla realizzazione degli spot per la promozione della campagna abbonamenti, ne vedrete delle belle!

Dammi un buon motivo in più per abbonarmi, Presidente Convincimi!

Stare vicino alla Mens Sana vuol dire essere la Mens Sana. Per poche squadre al mondo si può affermare senza tema di smentita che appartengono veramente ai loro tifosi, pochi tifosi al mondo possono dire “IO SONO LA MIA SQUADRA”, se ti abboni potrai dire anche tu “IO SONO LA MENS SANA” e insieme a tutti noi potrai gridare “LA MENS SANA SIAMO NOI”, un privilegio per molti, ma non per tutti!

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Exit mobile version