A San Quirico scalpita il toro sotto le mura

Taurus sub moenibus è l’ultima delle feste di quartiere prima del Barbarossa. Ritroviamo il capitano del Prato Giacomo Pistoi

Il Quartiere Prato ha un cuore tutto suo. Lo rappresentano i freschi Giardini di Via Matteotti. Lo sanno tutti a San Quirico d’Orcia.

E’ qui che avvengono feste spesso ricordate per la complessità organizzativa; da un paio d’anni hanno presso un nome tratto dalla lingua dei padri: Taurus Sub Moenibus.

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il ritorno dello scalpitante “Taurus” è l’evento principale dell’anno; stavolta gli sono toccate le date del 6-7-8 giugno, le ultime possibili prima che tutta la cittadina ed i suoi ospiti guardino ad altri giardini, di poco superiori a quelli di via Matteotti che ne lambiscono i confini.

Al di là delle antiche mura ci sono gli Horti Leonini, sorti intorno al 1581 su un terreno che Francesco I de’ Medici aveva donato a Diomede Leoni e che nei giorni della Festa del Barbarossa rappresenta “il campo delle armi” dei quattro Quartieri che si sfidano in una gara di bandiere e in una gara di Arcieri difendendo i propri colori.

Se tra vino, salsicce e bistecche qualcuno lascia spazio alla poesia è davvero difficile immaginare quale posto migliore ci possa essere a San Quirico d’Orcia per creare un’atmosfera medioevale se non nei Giardini di Via Matteotti.

Sarà dunque Taurus sub moenibus – Un viaggio storico tra il Toro, le antiche mura e la Piazza Tonda l’ultima festa che precederà l’arrivo del Barbarossa – ossia Federico I di Svevia – a San Quirico. Come consuetudine sarà festa con ampi spazi al cibo Valdorciano e intrattenimento assicurato con musica e spettacoli a seguire.

C’è un programma chiaro, poi si tratta di prenotare ai numeri che trovate nella locandina. Senza alcun timore a chiedere informazioni qualsiasi perché chi risponde è lì per chi chiama. “Perché prenotare?” vi chiederete? Perché il servizio del Prato vuole esser pronto a coccolarvi, cioè ad accogliervi, accompagnarvi ai tavoli tenuti per voi e lì sedurvi coi piatti tipici Valdorciani fatti esclusivamente dalle cuoche mamme-nonne-sorelle.

Capitano… Vedi… Stiamo facendo silenzio… il silenzio del Capitano… prima di arricchirci delle tue parole. Cosa hai messo in forno stavolta?

“Taurus sub Moenibus, o meglio “Taurus” perché a cominciare dai nostri giovani tutti abbreviano, gode nella sua nuova edizione di una miglior tecnicizzazione. Sappiamo di poter contare su una suggestiva location, soprattutto dopo il calar del sole, e abbiamo voluto operare sull’illuminazione senza rompere quell’atmosfera medioevale che si respira già dalla locandina dell’evento. Di giorno, perché offriamo anche un ricco pranzo, si potranno comodamente assaporare le delizie culinarie delle nostre cuoche all’ombra dei nostri alberi che ogni anno ci fanno da “cappello” quando il sole ci bacia troppo irruentemente. C’è spazio anche per le famiglie perché il traffico viene interdetto e i bimbi possono scorrazzare tranquillamente raggiungendo il parco giochi e sempre restando sotto gli occhi dei genitori seduti e serviti comodamente a tavola. Ma queste sono cose che anche chi non è di San Quirico ormai l’ha imparate”.

Decine decine di quartieranti al lavoro ancora una volta. Ti sei commosso davanti a tutti per l’emozione o stavolta hai retto?

“No, il capitano sa come darsi un tono, anche se non fa proclami per quando saremo sul campo delle armi. Per organizzare Taurus ci vuole molto impegno e solo grazie al lavoro di tutti i Quartieranti riusciamo a fare quello che vedrete con i vostri occhi e che per noi è motivo di orgoglio perché è troppo appagante assistere ogni anno la gente che torna a trovarci e ci dice che da noi si sta veramente bene”.

Ce l’hai una parola dedicata a quelli del Prato per tutto questo lavoro?

“Ne avrò sicuramente una dedicata a ciascuno appena si presenterà l’occasione ma nell’intervista voglio cogliere il momento per ringraziare… Uno. Le nostre cuoche, che offrono pietanze Valdorciane con un menù talmente ricco che sarà difficile scegliere. Due. I nostri addetti al montaggio, che ogni anno si impegnano ad arricchire la nostra location. Tre. I nostri ragazzi, citti e cittini, che vogliono essere ogni anno sempre più attivi nel nostro Quartiere. Quattro, infine. I nostri Quartieranti, che ci danno una mano venendo anche solo a mangiare e anticipo anche il grazie a chi vorrà venirci a trovare per la prima volta.

Dicono che ultimamente hai lasciato la “boomer zone” e ti sei modernizzato. Vero?

“Se Taurus è l’abbreviazione scelta dai nostri ragazzi, allora #thewall sarà l’hashtag di questo 2025 in onore alle nostre Mura che spiccano alzando lo sguardo dai Giardini di Via Matteotti verso il campo delle armi”.

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