A Sarteano l’arte parla del rapporto tra uomo e natura

La mostra “VERDE” di Tiziana Pauletto sarà visibile all’Acero Rosso fino al 27 settembre previo appuntamento

Qui presenterò un’artista a tutto tondo, che ho il piacere di conoscere: Tiziana Pauletto. Vive a Portogruaro (VE) ed è qui che svolge la sua attività artistica. Nel 1978 la sua prima mostra personale nella Casa dello Studente di Portogruaro. Laureata con lode in Storia dell’Arte Moderna presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, dal 1984 si è occupata di teatro per ragazzi ed ha tenuto laboratori di murales e scenografia nella scuola primaria e secondaria. Per quanto riguarda le tecniche artistiche, spazia dall’acrilico all’acquarello, dal collage al monotipo, alla scultura e installazione.  La sua attività artistica procede per progetti che abbracciano varie tematiche, tra queste, quelle che attualmente la impegnano maggiormente sono la preservazione della natura e del pianeta Terra e la sensibilizzazione sulle problematiche ambientali.

 Tiziana ha collaborato inoltre alla stesura del manuale Il monotipo, manuale di una sorprendente tecnica pittorica di Mario Pauletto edito da Libreria Al Segno Editrice, 2012 (unico in Italia) e ha seguito laureandi di Accademie di Belle Arti che hanno scelto il monotipo come argomento della tesi di laurea.

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La mostra intitolata “Verde” è uno dei 6 ambienti che allestisce generalmente nelle sue ultime esposizioni. Il Progetto “Ambienti”, iniziato nel 2018 prende spunto da varie esperienze e letture tra cui una riflessione sull’ecosofia del filosofo Raimon Pannikar. Egli sostiene che l’uomo non si colloca alla sommità della gerarchia degli esseri viventi, come la nostra cultura occidentale ci ha educati, ma è inserito nell’ecosfera ed è una specie tra specie, cioè non domina l’ecosistema.

La natura ed il paesaggio quindi non sono la scenografia della vita degli umani e nemmeno risorsa da sfruttare.  Lo scopo dell’artista è quello di muovere le coscienze attraverso il passaggio in ambienti dai diversi stimoli visivi e tattili verso la consapevolezza che non si può più rimandare la ricerca di soluzioni alle problematiche climatiche e dello sfruttamento insano della Terra.

Ora cercherò di descrivere alcuni degli ambienti che Tiziana allestisce, partendo da Tanatocenosi (2018/2023), una situazione paradossale in cui ci si immerge in un luogo oscuro, dominato da piastre nere che raccolgono i nostri rifiuti e costituiscono i reperti geo-archeologici del nostro tempo, l’Antropocene, facendoci immaginare uno scavo che avverrà nel futuro. Un passaggio successivo porta nel bosco della “Friche”, parola che fa riferimento al Terzo Paesaggio di Gilles Clement, dove ci sono le Piante Pioniere: sono sculture in plasticrete dipinte con acrilico e vernice nanotecnologica ( 2018-2023) dalle forme improbabili e stranianti. Nel 2022 ecco MOSS FOREST (presenti anche a Sarteano): questi piccoli assemblaggi di muschi e licheni su sfondo verde rossastro chiusi sottovetro e incorniciati non hanno uno scopo decorativo ma intendono portare l’attenzione su un micromondo vegetale che normalmente per noi è insignificante.

Infine finalmente il Verde, costituito da monotipi o naturotipi di grandi e medie dimensioni: in questo ambiente verde ciascuno può ritrovarsi o cogliere diversi spunti per riflettere. Tiziana  ha scelto di mettere su carta attraverso l’impressione del torchio le piante primaverili del territorio di bonifica: narcisi, iris, calle, bardane che crescono lungo i fossi e nei giardini, un verde che, per chi vive nel territorio veneto-friulano della pianura, sfiora gli occhi e li abbandona in quanto ovvio e quotidiano. Il Verde può infonderci speranza per un futuro del pianeta in cui l’umanità ancora vi sarà o, data l’assenza di presenze animali in tutta la mostra, suggerire un mondo in cui sopravviveranno solo le piante…

E’ stato un piacere visitare questa mostra dove il VERDE con la sua natura accoglie e ci fa sentire partecipi,  queste foglie e le loro venature di vita segnate o meno da qualche impronta di colore che si è sposato con quella madre carta sono seducenti. Aggiungo infine che lo spettro del visibile all’occhio umano va da 4000 a 8000 Amstrong e quel colore verde che domina l’ambiente della mostra è intorno ai 5250 Amstrong regalando ai nostri occhi un riposo ricco di riflessioni sulla nostra natura che è il nostro tesoro ed il messaggio dell’artista arriva magicamente a tutti.

La mostra “VERDE” alla Galleria Acero Rosso di Sarteano (SI) inaugurata il 29 agosto sarà visitabile fino al 27 settembre su appuntamento attraverso la pagina fb della galleria Acero Rosso Art Gallery.

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