Tra oppressione e lotta per i diritti. Il focus sulle donne afgane. Evento toccante alla Biblioteca BiBet
L’iniziativa, – la prima tra quelle in programma nel ricco calendario dei dieci comuni della Valdichiana – promossa dagli Assessorati Cultura, Politiche di Genere, Politiche Sociali e Pari Opportunità del Comune di Sinalunga, ha offerto uno spaccato della condizione femminile nel mondo, con un focus particolare sulla situazione delle donne afghane.
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L’incontro “A tu per tu con Cristiana Cella” ha rappresentato il cuore della serata. La giornalista, scrittrice e sceneggiatrice, da anni impegnata nella difesa dei diritti delle donne afghane, ha condiviso la sua profonda conoscenza della realtà afghana, offrendo un quadro lucido e dettagliato delle sfide che le donne affrontano quotidianamente.
Afghanistan: una lotta per la sopravvivenza
Cristiana Cella ha ripercorso la storia recente dell’Afghanistan, sottolineando come il regime talebano abbia drasticamente limitato i diritti delle donne, relegandole a un ruolo marginale nella società. Ha denunciato le violazioni dei diritti umani, la negazione dell’istruzione e del lavoro, e la repressione di qualsiasi forma di dissenso.
Resistenza, speranza e domande senza risposta
Nonostante le difficoltà, Cella ha evidenziato la resilienza e la forza delle donne afghane, che continuano a lottare per i loro diritti e per un futuro migliore. Ha ricordato figure emblematiche come Meena Keshwar Kamal, fondatrice della RAWA, e le tante attiviste che, anche in condizioni estreme, non rinunciano alla speranza. All’uscita una partecipante ci ha detto: “mi perseguita una domanda: perché questo accanimento crudele e continuato nei confronti delle donne? Qual è l’obiettivo che si vuole perseguire? Perché le vogliamo annientare e rendere invisibili? Perché, le donne fanno tanta paura? L’iniziativa ha cercato di rispondere a queste domande. Ma nessuna risposta ha motivato fino in fondo gli atteggiamenti di distruzione.
Impegno dell’Italia e le mozioni per il riconoscimento dei crimini
L’incontro ha offerto l’occasione per fare il punto sulle iniziative italiane a sostegno delle donne afghane. Il CISDA, rappresenta un punto di riferimento importante, così come le numerose associazioni e organizzazioni che si impegnano a sensibilizzare l’opinione pubblica e a fornire aiuto concreto. In particolare, è emerso l’impegno nel presentare ordini del giorno in tutta Italia per chiedere il riconoscimento dei crimini dei talebani come crimini contro l’umanità di genere. Le rappresentanti istituzionali presenti hanno inoltre promesso che proporranno all’unione dei Comuni della Valdichiana una mozione in tal senso.
Un messaggio di speranza
La serata “Libere di essere” ha rappresentato un’occasione per riflettere sulla condizione femminile nel mondo e per ribadire l’importanza della lotta per i diritti delle donne. L’incontro con Cristiana Cella ha lasciato un messaggio di speranza: anche nelle situazioni più difficili, la determinazione e la solidarietà possono fare la differenza.
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La mostra fotografica “Viosiolapse”
A corollario dell’incontro, la mostra fotografica “Viosiolapse” ha offerto un’ulteriore testimonianza della forza e della bellezza delle donne, attraverso gli scatti di Sofia Pericoli e il make-up di Renata Pappano.
L’evento si è concluso con un aperitivo, un momento di convivialità e di scambio di idee. L’iniziativa “Libere di essere” ha dimostrato come la cultura e l’impegno civile possano contribuire a costruire una società più giusta e inclusiva, dove i diritti delle donne siano pienamente riconosciuti e rispettati.