Entrare più giovani e più formati nel mercato del lavoro

La sala Italo Calvino del Santa Maria della Scala ha ospitato l’incontro organizzato in collaborazione con Toscana Life Sciences e Fondazione Vita dal titolo “Il futuro della formazione altamente professionalizzante e come si integra con l’intero modello formativo italiano”.

Presenti all’evento condotto dal direttore di Fondazione Vita Stefano Chiellini, gli studenti dell’ITS Fondazione Vita e del Monna Agnese.

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L’intervento dell’assessora regionale Alessandra Nardini

Dopo i saluti ed i ringraziamenti di rito, è intervenuta da remoto l’Assessora alla Formazione della Regione Toscana Alessandra Nardini che ha parlato delle strategie della regione in relazione alla formazione ed agli strumenti dedicati ai giovani: “Esiste ancora oggi un disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, ma credo che le ITS possano rispondere a questa esigenza e rispondere alla domanda del territorio. Uno strumento che consente di garantire e creare occupazione per far sì che le aziende abbiano un capitale umano altamente formato per crescere. La Regione Toscana ha investito su questi strumenti, potenziandoli ed affiancandoli agli investimenti sui laboratori che completano la formazione. È importante far conoscere questi percorsi a partire dall’orientamento già a partire dagli istituti superiori, affinché studenti e famiglie possano fare una scelta consapevole per il futuro”.

C’è una forte cooperazione con l’Università, partner strategico e fondamentale perché i percorsi ITS nascono dalle aziende ma c’è sempre il momento di progettualità che precede la trasformazione in percorsi lavorativi che seguono le esigenze delle aziende. L’università mette a disposizione un laboratorio territoriale congiunto per avere gli strumenti per completare il percorso di formazione.

Annalisa Santucci, Direttore Dipartimento Biotecnologie, Chimica e Farmacia dell’Università degli Studi di Siena: “Le aziende di questo settore investono in ricerca e sviluppo, appoggiandosi alle Università ed investendo nell’innovazione che soprattutto in questo settore è fondamentale per mantenere la competitività ed eccellenza. Le aziende di questo settore cercano persone altamente formate che abbiano le conoscenze e le competenze attinenti. Credo che l’Università abbia un ruolo importantissimo, perché è il luogo in cui di forma la conoscenze e dove know how e competenze vengono trasmesse. La cooperazione  nella formazione tra enti diversi arricchisce il percorso”.

Antonella Zuccaro è ricercatore di INDIRE, nonché referente per i progetti scuola lavoro, si occupa del monitoraggio dei dati relativi ai percorsi ITS a livello nazionale. “INDIRE è l’istituto nazionale di ricerca più antico d’Italia e per conto del MIUR realizza banca dati a livello nazionale all’interno del quale confluiscono tutti i dati degli ITS e in base a specifici indicatori restituisce al sistema di riferimento istituzionale, Ministero e Regioni, lo stato di avanzamento del sistema. In questi anni abbiamo rilevato e studiato gli ottimi risultati raggiunti da questo tipo di modello per capire le ragioni di queste buone performance. Un sistema dinamico e con una flessibilità organizzativa che si adatta alle richieste della filiera produttiva, oltre ad una governance a rete che coinvolge attivamente i soggetti coinvolti. Va stabilizzato dal punto di vista delle risorse magari prevedendo bandi pluriennali ed investendo sull’orientamento e l’uniformazione territoriale. C’è una forte soddisfazione tra gli studenti sia per il percorso che per il personale docente. È un’opportunità importante per il terziario, in particolare adesso che ci sono finanziamenti per stabilizzare un sistema che sta dando ottimi risultati in termini occupazionali e formativi”.

GSK Vaccines è una delle società fondatrici della Fondazione e crede fortemente nella formazione come ha affermato Roberta Bianchi, che gestisce la popolazione di ricerca e sviluppo all’interno di GSK Vaccines: “Gsk crede fortemente nella sinergia tra impresa, istituzioni, università e scuole di formazione. Un modo di lavorare che trova le sue radici in Achille Sclavo che già aveva intrapreso azioni mirate sulla formazione dei ragazzi delle scuole dell’epoca. Come Gsk ci definiamo una Learning organization perché puntiamo sulla formazione dei nostri dipendenti, affinché abbiano lo stimolo per cercare un miglioramento continuo e crediamo molto nella formazione professionalizzante creando competenze scientifiche che diventano delle professioni reali”.

Conclude l’incontro il direttore di Fondazione Vita Stefano Chiellini che riassume quanto emerso nel corso della chiacchierata: “L’incontro di oggi può essere il punto di partenza per riunire chi fa formazione, le aziende e chi fa le politiche regionali attorno ad un tavolo strategico verso un miglioramento continuo. È necessario investire nell’orientamento per portare gli studenti ad una scelta consapevole ed implementare la cooperazione delle aziende affinché ci siano sempre più interlocutori ed ampliare il concetto di diritto allo studio ad un livello più generalistico perché c’è bisogno di investire nei giovani”.

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