Un progetto per un prodotto biologico, certificato con la blockchain e a basso impatto ambientale
Una pizza buona, sana e sostenibile. È questa l’idea alla base di PizzAgricola, un innovativo progetto agroalimentare sostenuto dalla Regione Toscana attraverso i fondi del Programma di Sviluppo Rurale (PSR). L’obiettivo è ambizioso: creare una filiera regionale biologica e biodinamica che garantisca una pizza di alta qualità, nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute dei consumatori.
Il progetto è coordinato da Apab, con la partecipazione di partner di alto livello come l’Università di Firenze (Dipartimento di Statistica, Informatica e Applicazioni), l’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, le aziende agricole Buonamici e Fattoria La Vialla, oltre alla start-up Bioadhoc. La combinazione di competenze scientifiche, esperienza agricola e innovazione tecnologica permette di integrare al meglio qualità nutrizionale, sostenibilità e tracciabilità.
Uno degli aspetti più innovativi di PizzAgricola è l’utilizzo della tecnologia blockchain per certificare l’origine e la qualità degli ingredienti. La blockchain è un sistema che consente di registrare informazioni in modo sicuro e trasparente, creando una “catena” di dati che non può essere alterata. Questo garantisce che ogni passaggio della filiera produttiva, dalla coltivazione alla preparazione della pizza, sia verificabile e autentico. Grazie a questo sistema, il consumatore può avere accesso a dettagli sulla provenienza degli ingredienti, assicurando trasparenza e fiducia.
Gli ingredienti della pizza — farina, pomodoro, olio extravergine di oliva — provengono esclusivamente da agricoltura biologica e biodinamica certificata, con un’attenzione particolare alla riduzione degli sprechi e al recupero di prodotti di scarto, promuovendo un modello di economia circolare. Un approccio che punta non solo alla qualità del prodotto finale, ma anche alla tutela del territorio e alla valorizzazione delle piccole aziende agricole toscane.
A presentare l’iniziativa è stata Stefania Saccardi, vicepresidente e assessora all’agricoltura della Regione Toscana, insieme a Gaia Citriniti, vicedirettore di Apab e responsabile del progetto. “PizzAgricola è un esempio concreto di come si possa innovare la tradizione, puntando su sostenibilità e qualità. È un modello che mette insieme ricerca, agricoltura e formazione per un prodotto che fa bene a chi lo mangia e all’ambiente”, ha dichiarato Saccardi.
Per promuovere il progetto e sensibilizzare operatori del settore e consumatori, sono stati organizzati diversi eventi di presentazione, tra cui una serata di degustazione presso la Pizzeria Bellagrò di Firenze, alla presenza di produttori, esperti e rappresentanti istituzionali.
PizzAgricola rappresenta quindi una nuova frontiera per l’alimentazione consapevole: un prodotto che rispetta la tradizione, ma guarda al futuro con tecnologie all’avanguardia e un approccio sostenibile. Un’idea che potrebbe aprire la strada a un nuovo modo di intendere la pizza, non solo in Toscana, ma in tutta Italia.